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Titolo Originale: Yes Man

Genere: Commedia

Nazione: U.S.A.

Durata: 102′

Regia: Peyton Reed

Cast: Jim Carrey, Zooey Deschanel, Terence Stamp, Bradley Cooper, Danny Masterson, Sasha Alexander, Molly Sims, John Michael Higgins

Sito ufficiale: http://yesisthenewno.warnerbros.com/

Data di uscita:  9 Gennaio 2009 (Ita)

Soggetto: Danny Wallace

Produzione: Heyday Films, Village Roadshow Pictures, Warner Bros. Pictures

Distribuzione: Warner Bros.

A distanza di tre anni dalla sua ultima commedia apparsa nel grande schermo (Dick & Jane – Operazione Furto) Jim Carrey torna a fare ciò che, a detta di molti, sa fare meglio: il comico.

Infatti dopo il buon successo riscosso con Number 23, il principe della comicità, nonchè della mimica facciale, risveglia il suo innato humour trasportando al cinema l’omonima biografia dell’umorista inglese Danny Wallace.

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Carl e il volantino del seminario

La pellicola vede alla regia Peyton Reed, (Ti odio, Ti lascio, Ti…; Abbasso l’amore) conosciuto nelle sale cinematografiche per le sue commedie improntate sul romanticismo e l’amore; questa volta tenta un rinnovamento nel genere della commedia.

Se infatti le sue __prove di metamorfosi cinematografiche avevano in parte fallito per merito di aspetti del film che prendevano forse un po’ troppo piede (in Abbasso l’amore, la strategia dei protagonisti distruggeva qualunque parvenza di romanticismo e su Ti odio, Ti lascio, ti.. il naturalismo della rottura era assolutamente fuori luogo), qui il regista riesce a raggiungere il suo obbiettivo, creando una commedia a dir poco esilarante, integrando perfettamente in essa una misurata dose di romanticismo e denunciando, sempre sottotraccia e mai apertamente dichiarato, il cattivo stile di vita dell’uomo moderno(qui denominato No Man).

La trama tratta la vita di Carl Allen (Jim Carrey – Number 23) un impiegatuccio di banca depresso e sentimentale solo. Rinchiuso in sè stesso e nella sua maniacale routine giornaliere, egli si presenta perennemente depresso, negando qualunque tentativo di compagnia da parte dei suoi amici, accontentandosi di squallide serata sul divano a vedersi dvd appena noleggiati.

Carl da un po’ di tempo, tre anni, sta affrontando la crisi da cuore spezzato, non essendo mai riuscito a superarla, soffrendo ancora per la rottura con la sua ex, egli declina ogni nuova iniziativa che possa distruggere la sua boriosa e vuota giornata.

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Il seminario per gli Yes Man

Tutto questo prende una svolta nel momento in cui Carl, durante la sua pausa pranzo, incontra un suo vecchio collega:  Nick, il quale si dichiara completamente cambiato rispetto ai  tempi andati. Pieno di vita, libero e perennemente euforico, il vecchio amico impressiona il protagonista, spiegandogli che il motivo della sua nuova vita è stata la partecipazione ad un seminario sull’autostima chiamato “YES!”, dove ogni persona cui vi partecipava riusciva a liberarsi dei proprio freni emotivi e dei propri problemi, semplicemente rispondendo Si! a qualsiasi richiesta gli fosse stata proposta.

Da qui scaturiranno eventi che muteranno drasticamente la vita di Carl; costretto a rispondere sì a qualsiasi richiesta, egli scoprirà la sua vera anima, il suo più vero carattere e troverà anche il vero amore. Tra finanziamenti accettati a ruota, amici scrocconi che si fanno offrire qualsiasi cosa e imbarazzanti feste a tema, il protagonista scoprirà il piacere del vivere, dell’avere amici cari e dell’uscire per divertirsi senza freni, affrontando la sua vita senza preoccupazione alcuna, libero da ogni tipo di programmazione giornaliera e riuscendo in qualche modo a trovare il suo nuovo amore dove non si sarebbe mai aspettato

Un’ottima commedia, come poche se ne vedono ultimamente, guidata da un Jim Carrey in grande spolvero, dimostrandosi a dir poco fantastico nelle sue metamorfosi facciali e nelle sue battute sempre ricercate e sparate a ruota libera. Una girandola di avvenimenti che tiene lo spettatore perennemente attento e sorridente, in un impasto che ruota tra diverse tipologie di comicità, saltando, oltre a quella del protagonista, dall’umorismo infantile del collega Norm agli stupidissimi testi musicali della co-protagonista Zooey Deschanel (E venne il giorno, Guida galattica per autostoppisti). Un pari contrappeso il regista riesce a crearlo con le varie situazioni romantiche che, seppur qualche volta un po’ adolescenziali, riescono a infondere dolcezza e sorriso, raggiungendo il proprio culmine nella stupenda scena nel teatro di Los Angeles.

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Jim Carrey e la scena del Bunjee

Un film davvero ottimo sotto molti punti di vista, staccandosi dai soliti panettoni hollywoodiani carichi di enfasi e di significato, Carrey e Reed riescono a soddisfare lo spettatore anche più esigente, non riscuotendo lamentale neanche tra i più pignoli (bhè forse tra qualche critico sì), caricando un apparententemente convenzionale commedia di un grande significato iun momento molto particolare ( e azzeccato direi) della nostra società.

La diffidenza sullo sconosciuto e il denigramento dell’amico meno vicino vengono sostituite con l’ottimismo e la voglia di vivere, abbattendo un muro di gomma sorto da un 11 Setembre mai dimenticato, contrapponendo il coraggio e la voglia di conoscere il prossimo tuo a tutto quello che la società ci ha imposto come auto-difesa.

Con Yes Man si riescono a capire molte cose e sfido chiunque di voi, dopo la visione del film, a non chiedersi se magari concedendo nella propria vita qualche Si! in più, si riesca a vivere meglio con noi stessi e con chi ci sta intorno.

A me è successo e so già che proverò a dire Sì qualche volta in più, perchè come dice Terence: Yes is the new No!.

Voti

  • Effetti visivi : 7
  • Regia : 8
  • Audio : 7
  • Storia : 8
  • Character : 8
  • Apprezzamento Personale (A.P.) :8.5
  • Voto complessivo :  8

Curiosità

  • Per la sua interpretazione Jim Carrey non è stato stipendiato. Verrà invece pagato, secondo sua scelta, con una percentuale degli incassi del film (circa il 37%). Lo stipendio base di Jim Carrey si aggira trai 2025 mln di dollari per pellicola.
  • Durante le riprese per la scena del Bunjee-jumping, Jim Carrey ha voluto fare il salto di persona, bloccando lo stunt-man addetto all’esecuzione della acrobazia.
  • Durante la scena del bar dove Jim Carrey sbatte con la cameriera e cade, l’attore ha eseguito_ ****__male la caduta_ riportando la rottura di tre costole.
  • Il protagonista nel film partecipa a corsi di lingua koreana e chitarra sviluppando piano piano padronanza in entrambi. Per la lingua koreana è stata affiancata a Carrey una insegnante madre lingua, mentre per la chitarra non è stato necessario dato che l’attore sa suonare lo strumento dall’infanzia.
  • Il nome del gruppo musicale di cui fa parte la co-protagonista, Zooey Deschanel, nel film si chiama “Munchausen by Proxy“.
  • Il libro da cui è stato tratto il film è una biografia dello scrittore Danny Wallace, scritto nel periodo successivo ai sei mesi nei quali egli ha risposto SI a ogni richiesta. Tutto ciò è scaturito da una breve conversazione avvenuta tra l’umorista e uno sconosciuto in un autobus.