Dany

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Titolo: Fringe

Genere: Fantascienza

Tipo: Serie tv

Anno: 2008 – in produzione

Stagioni: 2- in produzione

Episodi: 43- in produzione

Durata Episodio: 50′ Stagione 1; 42′ Stagione 2

Ideatori: J.J. Abrams, Alex Kurtzman, Roberto Orci

Cast: Anna Torv, Joshua Jackson, Kirk Acevedo, John Noble, Jasika Nicole, Blair Brown, Lance Reddick, Leonard Nimoy

Produzione: Bad Robot, Warner Bros Television

Network Americano: Fox

La premiata ditta Abrams, Kurtzman e Orci continua a tessere la tela del mistero in una grandiosa e stupefacente seconda serie di Fringe.

Dopo un finale di prima stagione a dir poco eccezionale, i produttori decidono di ripartire proprio da dove ci avevano lasciati, aprendo le danze per un filone storico decisamente di spessore e predestinato ad arrivare molto ma molto lontano.

Olivia Dunham (Anna Torv – The Pacific, Mistresses) è stata trasportata nell’universo alternativo dal latitante William Bell (leonard Nimoy – Star Treck), per comunicarle che molto presto, nel proprio mondo, approderanno molti mutaforma, inviati li per mettersi alla ricerca di un oggetto particolare, grazie al quale potranno dare inizio ad una vera e propria guerra tra i due mondi.

L’unica in grado di poter sventare questa minaccia è proprio Olivia, trovando prima dei nemici l’oggetto tanto ambito, sventando così la possibilità per far rivivere il capo dei soldati mutaforma.

Peter, Olivia e Walter al lavoro

Nel frattempo Walter (John Noble – Scared, Signore degli Anelli) e Peter (Joshua Jackson – Dawson Creek, Cursed), incaricati da Broyles, indagheranno sulla misteriosa scomparsa di Olivia, a seguito del ritrovamento del SUV coinvolto in un incidente stradale nel mezzo del traffico di Manhattan.

La seconda stagione di Fringe cambia decisamente passo e dalle puntate singole e slegate della prima stagione, passa a dare al suo pubblico una storia concreta, fatta di esperimenti scientifici, complessità e inspiegabili misteri. Se i primi 20 episodi sono stati una sonda verso il pubblico o un “approccio laterale” per inserire lo spettatore nel mondo di Fringe, adesso si marca più a fondo, andando a trattare argomenti dal grosso calibro e seriamente importanti.

Adesso c’è in ballo una lotta tra i due universi; qualcosa è già accaduto e molto accadrà tra le due facce della stessa medaglia, scatenando un domino di eventi che difficilmente terminerà in una sola stagione.

Fringe oltretutto muta anche nell’aspetto protagonistico; se nei primi episodi il carattere imperante della serie sono le indagini dell’FBI sulla “scienza del limite“, adesso viene molto meno curata la parte polizesca, portando in primo piano quella scientifica con una messa a fuoco globale sul personaggio di Walter Bishop e sulla sua lenta riconquista della lucidità mentale.

Walter cerca qualcosa nel corpo di un cadavere

Fringe sale di marcia e da un inizio lento e pensato, ottiene uno sviluppo  ENORME, risolvendo in poco tempo numerosi misteri e offrendocene nel medesimo tempo, molti altri assai più indecifrabili e identificabili.

Questa accelerazione si crede sia dovuto alla sofferenza negli ascolti che, data la costante e lentissima scesa, ha convinto la FOX a tirare i remi in barca per Fringe, chiedendo risultati sicuri e qualche numero in più, nonostante,ricordiamo, il posizionamento della serie in un slot molto difficile.

A ciò si crede sia dovuto lo stop di alcuni mesi nel periodo invernale, ma a mio parere non credo che il motivo principe fosse ciò. Una ricorrezione del plot originale mi sembra una opzione improbabile, al massimo si è valutata la verifica dei passi da fare nelle puntate rimanenti, aggiungendo/togliendo qualcosa per rendere allo spettatore la visione più curiosa e interessante. Oltre a tutto ciò, la ripresa ad aprile, pare una normalissima, forse lunga, pausa invernale (NDR:  Secondo mia opinione, il lungo stop è dovuto all’abbondanza di prodotti televisivi in casa Fox, trovando grosse difficoltà nella decisione dei rinnovi stagionali).

The Observer

Se nella prima stagione avevamo criticato la lentezza di Fringe, al termine della secondo non possiamo proprio denunciare la medesima problematica, trovando nella globalità veramente poco lacune su cui appigliarsi. In termini personali considero Fringe una tra le serie più geniali degli ultimi anni, trovando eccellenze in quasi tutte le sue caratteristiche: personaggi, storia e mistero.

I protagonisti, in primis, appassionano sempre più; impariamo a conoscere a fondo i nostri preferiti e notiamo un mutamento protagonistico da Olivia Dunham a Walter Bishop, concentrando così tutto il flusso degli eventi sulle gravi conseguenze delle azioni passate e presenti del dottore, abbandonando quasi del tutto le già viste ricerche terroristiche.

Musiche, atmosfere, misteri tutto perfetto in casa Abrams/Murdock, dimostrando queste eccellenze anche nel nostro paese, ottenendo grande riconoscimento italiano alla serie, (nonostante sia stata trasmessa in orari leggermente variabili e vittima di un doppiaggio osceno, ha riscontrato un sempre crescente numero di spettatori), e consolidando in America il proprio zoccolo duro di appassionati.

Fringe, come è ovvio che fosse, è già stato rinnovato per una terza stagione 20102011, ritrovando sempre il solito spazio nel palinsesto del giovedì della FOX (ahimè purtroppo non hanno voluto cambiare slot, convinti che in un giorno meno “STRACOLMO” di concorrenza, possa arrivare molto più in alto).

Una serie fantastica che con qualche certezza in più, potrebbe veramente marcare la storia dei serial televisivi, andando a confluire col tempo un gran numero di telespettatori, nonostante il genere sempre molto particolare.

Voti

  • Effetti visivi : 8
  • Regia : 8.5
  • Audio : 7.5
  • Storia : 8
  • Character : 9
  • Apprezzamento Personale (A.P.) : 9
  • Voto complessivo : 9