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Autore: Gianrico Carofiglio

Editore: Rizzoli

Genere: Racconti

Titolo: Non esiste saggezza

Anno: 2010

Se non avete mai letto un libro di Gianrico Carofiglio, dopo esservi cosparsi il capo di abbondante cenere, potete iniziare a conoscere la prosa asciutta e incalzante dell’ autore pugliese partendo dalla lettura del suo ultimo lavoro: Non esiste saggezza.

Una vera e propria summa di tutta la produzione di Carofiglio, il libro è stato pubblicato da Rizzoli nel maggio 2010 e dopo solo tre mesi, nel luglio 2010, ne è uscita la dodicesima edizione, segno tangibile della fama ormai consolidata del magistrato-scrittore di Bari.

Come un una sorta di “Best Of”, gli inediti 10 racconti di Non esiste saggezza toccano i temi più amati dello scrittore, riproponendo le atmosfere di tutti i suoi libri precedenti. Così ecco che Il Maestro di Bastone ci ricorda i personaggi giovani e smarriti di Il passato è una terra straniera, con riferimenti al gioco delle carte e al viaggio di formazione del protagonista, una sorta di avvocato Guerrieri da bambino.

E del protagonista della saga più amata di Carofiglio (Testimone inconsapevole, Ad occhi chiusi, Ragionevoli dubbi, Le perfezioni provvisorie) si sentono costantemente gli echi in ciascun racconto. Che si parli d’amore, d’infanzia, di terre lontane o luoghi vicini all’autore, è sempre presente e vivo il tema che più contraddistingue le opere di Carofiglio: l’indagine. Ogni personaggio principale mostra l’esigenza di andare al di là dell’apparenza. Come l’editor protagonista di La doppia vita di Natalia Blum che non riesce a scindere la finzione letteraria dalla quotidianità. O come l’interlocutore del cow-boy più famoso dei fumetti in Intervista a Tex Willer che perde ogni certezza in un colloquio paradossale e senza senso. O ancora come lo psichiatra infantile in Giulia che si ritrova in macchina una bambina smarrita.

Il bisogno di investigare (sia in senso giuridico che in senso “sociale”) emerge in particolar modo ne Il paradosso del poliziotto. Qui, la forma dialogica del racconto suggerisce l’esigenza che ognuno di noi ha di scoprire l’altro, di conoscerne la storia e i pensieri per poter arricchire parola dopo parola il proprio bagaglio personale.

Ricorda invece i toni più formali e “settoriali” di L’arte del dubbio, il racconto Sommarie informazioni a Bogotá, sapiente esercizio stilistico e letterario.

È però Città con le sue sole sei pagine a rappresentare l’apice della scrittura di Carofiglio e, forse, il suo migliore lavoro in assoluto.

  • Personaggi: 8
  • Originalità: 8
  • Apprezzamento Personale: 9
  • Voto complessivo: 8 ½