Andrea (sdl)

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A distanza di tre anni dall’album “La finestra” esce il nuovo lavoro dei Negramaro: Casa 69. Nome dedicato al luogo dove, attualmente, i membri del gruppo vivono, condividendo esperienze ed ispirazioni musicali.

Ma cos’ha di diverso quest’album?

La domanda pare tanto scontata quanto sensata. Soprattutto se si conta che tra “Mentre tutto scorre” incredibile album d’apertura al successo, che ci ha portato a conoscere questa band italiana, e Casa 69, c’è l’intermezzo de “La finestra“, album interessante ma privo di tutti gli spunti e le caratteristiche che li avevano resi famosi.

Casa 69” riporta ordine in questa situazione, dando nuovamente dimostrazione delle capacità di tutta la band. I suoi di quest’album si sono induriti, ritornando ai fasti di un tempo. Le melodie che accompagnano la voce cantata si sono complicate senza però divenire rumore di fondo, e nonostante l’indurimento complessivo dei suoni l’ingresso della voce di Giuliano Sangiorgi permette di smorzare notevolmente il risultato, trasportando canzoni dalla musicalità quasi metal ad un classico rock.

Altra caratteristica dell’album sono i test, nuovamente evocativi e spesso (stavolta) dotati di un significato forte ed evidente, caratteristica nuova per un gruppo come i Negramaro che da sempre facevano sfoggio di un uso “poetico” della parola piuttosto che di un uso diretto dei suoi significati.

Quello che uno sentiva in una loro canzone era l’intuizione di qualcosa, l’idea di qualcosa. Cosa fosse, nessuno lo sapeva.

Pur non uscendo da questi canoni vi sono nell’album canzoni che disegnano senza dubbio alcuno una strada, raccontano un’opinione (come Apollo 11), mentre altre lasciano molto all’immaginazione.

Il risultato è un grande album. Composto da bei pezzi ed un qualità di registrazione impeccabile ed anzi invidiabile (come in “Quel matto son io”). I pezzi scorrono bene, entrano nella testa come ogni giro rock/pop debba fare, e lì restano per un pò.

Come tutte le cose prima o poi ci annoieremo di sentirla e la terremo da parte nella macchina, ma sono sicuro che di tanto in tanto riprenderemo il cd solo per ricordarci “come faceva quel bel pezzo”.

Tecnica : 8

Originalità : 7 12

A.P. : 8

Voto Complessivo : 8

Andrea (sdl)