Andrea (sdl)

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Fu così che cowboy bebop divenne un genere a parte. Dal niente. Con una storia che era perlopiù a puntate ma che tratteneva in quei 23 minuti, tutta quanta la vita che c’è.

Dalle risate alle lacrime Cowboy Bebop, come mai nessun altro anime, ha rappresentato l’esaltazione dei generi e dei temi. Citazioni da ogni parte del mondo, tirate a mixarsi in una delle produzioni che si meritano davvero l’olimpo degli anime. C’è poco da farci, bisogna solo prenderne atto.

Cowboy Bebop è un’anime del ’99. Che mantiene un’attualità impressionante e non sfigura in alcun modo con le produzioni odierne.

Guardatene le animazioni curate, i combattimenti a mani nude stupendi ed artistici. Osservatene i fondali di vanto, o le immagini così evocative. Ascoltatevi un genere musicale a parte (Jazz, più precisamente il Bebop appunto. Genere musicale da cui viene presa ispirazione per musiche e nomi).

Godetevene l’assurda tristezza che vi prenderà fin giù dal vostro animo.

Cowboy Bebop è uno di quegli anime che non può tradire, e mai lo farà.

Con la sua trama, ben dosata di simpatia e dolore. Con le sue storie così vere e originali. Con questi cacciatori di taglie del nuovo millennio, a giro in cerca di fortuna o in fuga da chissà quale pericolo. Con tutto questo ed altro. Cowboy non è un mix. E’ un genere e molto altro.

E’ un anime che, una volta arrivato alla sua conclusione ti fà prendere dalla pelle d’oca, ti fa tremare, ansimare di gioia e tristezza.

Ed è tra i pochi anime che hanno una conclusione così bella da essere indimenticabile. Così forte da segnarti dentro.

I voti, possono essere solo di conseguenza all’infinito elogio che mi sono concesso.

E sono ponderati.

Animazione : 9-

Audio : 9 12

Character : 8 12

Storia : 8-

A.P. : 9

Voto Complessivo : 9+

Se non l’avete visto, siete in dovere di guardarlo.

See you, space cowboy

Andrea (sdl)