Lepaca Kliffoth

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Tipo: Film

Titolo: Non è un paese per vecchi

Genere: Drammatico/Thriller

Regia: Joel Coen, Ethan Coen

Autore(film): Fratelli Coen

Data di uscita:

Nazione: U.S.A.

Sito Ufficiale: http://www.nocountryforoldmen.com/

Non è un paese per vecchi, dei fratelli Coen (Il grande Lebowsky, Blood Simple), è un film molto violento ma non per questo superficiale: il caso, il destino e l’influenza che le proprie scelte hanno sulla propria vita e su quella degli altri sono alcuni dei temi filosofici presenti nel film e ben approfonditi.


Ambientato in Texas, 1980, la storia segue tre personaggi impegnati in una lotta col proprio destino. I primi due sono un veterano del Vietnam, Llewelyn Moss e l’anziano sceriffo Ed Tom Bell. Il terzo, Anton Chigurh, è l’assassino più pericoloso che la finzione abbia mai conosciuto ed ecco le prove:

_Anton Chigurh. Se guardando questa fotografia non provate paura, Darwin si sbagliava.

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Durante una sessione di caccia nella campagna bruciata dal sole, Moss trova i resti di un affare tra trafficanti di droga andato male: uomini morti, cani morti, veicoli semidistrutti ed un messicano morente. Lasciando lo sfortunato a morire lentamente, Llewelyn spende il resto della giornata a cercare i soldi che dovevano passare di mano; li trova – due milioni di dollari. Quella notte, però, Moss cede alla sua coscienza e torna dove aveva trovato il messicano morente per portargli dell’acqua; poche ore dopo starà scappando da altri messicani, dallo sceriffo Bell – che tenterà di contattarlo per offrirgli protezione – e da Chigurh, che come i messicani ha l’incarico di ritrovare i soldi.

Anton Chigurh è contemporaneamente il più carismatico dei personaggi e quello che più eccita il pensiero. Egli avanza inesorabilmente agendo come il Destino in persona nei confronti delle persone che incontra; ma se un incontro del genere è quasi sempre fatale, a volte Chigurh permette alla potenziale vittima di scommettere la propria vita sul lancio di una moneta: tale è la natura del Caso, la più matta delle forze che guidano la nostra vita.

Anche Ed Tom Bell (impersonato dall’immortale Tommy Lee Jones) dà profondità al film: un pensieroso anziano, egli riflette sul proprio passato mentre cerca di affrontare un presente dal quale si sente sopraffatto e con l’avanzare della storia diventa sempre più l’incarnazione di uno dei temi più importanti del film, ovvero gli effetti delle proprie scelte personali (contrapposte agli scherzi crudeli del Destino e del Caso) sulla propria vita e i sentimenti che accompagnano la loro valutazione mentre il sipario inizia a calare. E’ una conversazione tra Ed Tom Bell e un altro personaggio che da’ il titolo al film.

Un terzo tema importante, gli effetti delle proprie scelte sulla vita degli altri, è scritto tra le righe del copione e trasmesso per lo più dalla regia. Le vite dei tre personaggi principali diventano sempre più legate tra loro, ma non si trovano mai assieme nello stesso fotogramma. Anche quando Moss e Chigurh si trovano a pochi metri di distanza e si scambiano piombo i fratelli Coen li tengono forzatamente separati, come per dire: “Non è necessario che sia tutto collegato così direttamente. Per quanto ne sai potresti aver sparato a qualcuno, metaforicamente parlando, senza neanche saperlo: ecco quanto è largo il tuo campo visivo mentre vai avanti con la tua vita.” Se questo è veramente il messaggio che volevano trasmettere ci sono riusciti brillantemente.

Alcuni degli attori sono talmente bravi da poter dichiarare questo film uno dei meglio recitati del cinema moderno. Tommy Lee Jones non solo recita perfettamente, sembra proprio che egli sia il personaggio che interpreta e dopo aver visto questo film è molto difficile immaginarlo mentre si prende un caffé da qualche parte negli studios pensando alle battute che reciterà nella scena successiva. Lo stesso si può dire per Javier Bardem, ovvero Anton Chigurh: l’attore calza il personaggio come un guanto.

Le parti minori sono state assegnate ad attori ed attrici altrettanto bravi, Kelly Macdonald (nel film la moglie di Moss) e Woody Harrelson (Carson Wells, un detective) in particolare sono semplicemente eccezionali.

Solo Josh Brolin (Llewelyn Moss) potrebbe colpire, ingiustamente, come sotto la media e poco interessante. E’ vero che quando Moss trova la borsa piena di soldi non batte ciglio e solo pesanti ferite forzano il suo volto a mostrare una certa quantità di emozione, ma l’attore non dovrebbe essere accusato di qualcosa di cui ha colpa il personaggio: Moss è un uomo freddo e calcolatore e Brolin lo ha recitato nel modo giusto.

La colonna sonora manca del tutto. Una scelta intelligente che aumenta il livello di realismo del film (che era sicuramente uno degli obiettivi dei Coen). A dire il vero un po’ di musica c’è, ma non credo che qualcuno l’abbia sentita perché viene sopraffatta da ciò che viene mostrato.

Personalmente, vorrei che ogni film fosse realizzato con questo livello di cura ed impegno e con questa intelligenza. Un successo veramente notevole, e non mi riferisco al botteghino.

Effetti visivi10

Effetti speciali estremamente convincenti. Fotografia di una bellezza fuori del comune.

Regia – 9

I Coen continuano a migliorare, ma Moss poteva essere valorizzato di piu’.

Audio – 8

Ottima interpretazione nella lingua originale. Colonna sonora assente.

Storia – 8

Ritmo a volte un po’ lento. Temi piuttosto complessi approfonditi impeccabilmente.

Character – 9

Moss tende a dispiacere, eccezionali tutti gli altri.

Apprezzamento Personale – 10

Voto complessivo – 9

Sarà un cult!