Cano

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Tipo: Anime

Titolo: Sayonara Zetsubou Sensei

Genere: Commedia

Episodi: 12

Produzione: SHAFT

Anno: 2007

Ogni tanto il Giappone ci presenta delle produzioni che fanno dell’assurdo il loro forte. Sayonara Zetsubou Sensei (Arrivederci Professor Disperazione) è una serie che fa certamente parte di questa categoria. Una black comedy intelligente con personaggi impossibili.

Il professore del titolo è Nozomu Itoshiki, probabilmente l’uomo più pessimista dell’universo, che troveremo più volte impegnato in tentativi di suicidio nell’arco della serie e che tuttavia insegna ad una classe liceale. Non che la classe sia normale, ovviamente. Ogni elemento di essa è uno stereotipo spinto oltre l’eccesso. Abbiamo la controparte ottimista del professore, la ragazza stalker, la hikkikomori, l’immigrata clandestina, la ragazza fanservice e via dicendo… Ogni episodio tende a presentarci qualcuno di questi personaggi, oltre a qualche “problema della società moderna” che immancabilmente lascerà disperato il professore.

È proprio l’humour nero con cui questi temi vengono trattati che rende la serie divertente (e che per certi versi può ricordare l’ottimo Welcome to the NHK). Le situazioni reali vengono ingigantite dal professore, che riesce a vedere tutto come un sintomo della decadenza del mondo, e la serie è geniale nei momenti in cui Nozomu cerca di imporre la sua visione ai suoi studenti. L’unico problema che posso trovare è che nonostante i soli dodici episodi (anche se la seconda serie è in corso nel momento in cui sto scrivendo) la serie trova il modo di rendersi leggermente ripetitiva. Qualche scena è allungata un attimo di troppo, qualche personaggio risponde esattamente nel modo in cui ci si attenderebbe. Non è un grave difetto, ma fa in modo che gli ultimi episodi rendano un po’ meno dei primi.

Sulle animazioni, mi potrebbe bastare dire che il regista è Shinbo. Ovvero, quello di Soultaker, Tsukuyomi Moon Phase e Cossette no Shouzou (e Pani Poni Dash! e Negima!?, ma questi non li ho visti) e che quindi possiamo aspettarci il solito viaggio in acido fra colori casuali e inquadrature improbabili. Inoltre il professore deve aver comprato un kimono usato dal Conte di Montecristo, perchè si muove nello stesso modo degli abiti di Gankutsuou. L’effetto ottenuto nel complesso è buono, nonostante le animazioni non siano qualitativamente il massimo.

Per quanto riguarda la colonna sonora, le sigle sono ben sopra la media e adatte allo stile dell’anime. Il che implica, ovviamente, che anche le sigle vanno sull’assurdo, tra il celebre Yoshinoya Rant di 2chan nell’opening del primo episodio alle scene bondage della seconda sigla iniziale. All’interno dell’anime però non c’è molto degno di nota. La musica si adatta bene ma senza mai essere qualcosa da ricordare.

Voti:

  • Animazione:7
  • Audio: 7
  • Storia: 8
  • Personaggi: 7
  • Apprezzamento Personale: 8+
  • Voto complessivo: 8