Titolo : La variante di Lüneburg
Autore : Paolo Maurensig
Casa Editrice : Adelphi
Anno : 1993
Genere : Thriller / Drammatico
Un ricco imprenditore tedesco muore. E muore lasciando sul luogo della sua morte molti dettagli. Interrogativi che non tutti saranno capaci di cogliere. Omicidio? Suicidio? E per quali motivi? L’unico dettaglio fuori posto è una cosa : Una scacchiera.
La vera domanda quindi è : Cosa è successo?
Non aspettatevi alcun investigatore a spiegarvelo, nè alcuna ricerca del colpevole (se vi sia). Lo stile narrativo naviga a ritroso nel tempo, quindi ciò che verrete a sapere è solo il modo in cui arriveremo alla tragica conclusione. E questo già dalle prime pagine è ben chiaro.
Un modo alternativo per affrontare una morte, adatto soprattutto agli elementi in gioco in questa trama, narrata principalmente in prima persona.
L’elemento però che sta alla base di tutto sono gli scacchi. Non troverete certo spiegazioni del gioco (nè di partite descritte per intero), ma solo un pò di sana fantasia dell’autore che va a disegnare grazie agli scacchi, alcune delle ossessioni umane. Un buon pretesto per analizzare i comportamenti dell’uomo.
Non si fraintenda però. Questo è e rimane un piccolo thriller. Andando avanti nella trama (ed indietro nel tempo) si avrà sempre più chiaro il modo in cui giungeremo al traguardo, scoprendo come Frisch (la vittima) sia morto. La prima (ignota) voce, ci verrà a dettagliare solo i fatti avvenuti, ma sarà poi per la memoria altrui che la matassa verrà sciolta.
Un libro che attraversa due vite principali, entrambi di giovani a contatto con il mondo degli scacchi. Vite collegate a quella di Frisch, un vecchio giocatore che ormai si dedica a stillare articoli e libri su tale gioco.
Lo stile dell’autore risulta alle volte troppo pesante, carico di una ricercatezza di linguaggio non sempre consona ai narratori (soprattutto al più giovane dei due). Un linguaggio che a volte tende a dare l’impressione di prendere con troppa calma alcuni argomenti.
Paradossalmente però l’autore riesce comunque a mantenere il lettore attento alla lettura, incentivandolo grazie alla tecnica di narrazione ” a ritroso “. Concedendo quindi quello sprint in più che contraddistingue un thriller (anche se la dicitura è piuttosto difficile da dare. ).
Il risultato finale è un libro che si legge bene ed in fretta, ma con un finale “poco finale”. Per quanto inquadrato nell’ambito narrativo del libro rimane troppo sospeso per aria, sebbene conclusivo. Un libro che si concede una buona partenza ed alcuni spunti interessanti, ma che alla fine non toglie tutto il fiato che abbiamo, lasciando un pezzo per valutare ( o no ) di leggere qualcosa dello stesso autore.
Storia : 7 1/2
Character : 7
Originalità : 7 1/2
Apprezzamento Complessivo : 7-
Voto finale : 7
Andrea (sdl)
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