Titolo Originale: Night at the Museum: Battle of the Smithsonian**
** Genere:** Commedia
** Anno:** 2009
** Durata: 105′**
** Regia:** Shawn Levy
** Nazione:** U.S.A.
** Sito Ufficiale: **http://www.nightatthemuseummovie.com/
** Cast:** Ben Stiller, Amy Adams, Robin Williams, Owen Wilson, Steve Coogan, Jonah Hill, Bill Hader, Ricky Gervais, Hank Azaria, Alain Chabat, Christopher Guest
** Data di uscita: 22 Maggio 2009**
** Sceneggiatura: Robert Ben Garant, Thomas Lennon**
** Produzione: 21 Laps Entertainment, 20th Century Fox Film Corporation, Museum Canada Productions
Torna nei grandi schermi il grandioso Ben Stiller nei panni di Larry Daley, il guardiano notturno più bravo al mondo nel suo lavoro.
Ritorna tutto il cast stellare di Una Notte al Museo in una nuova avventura più avvincente e più emozionante.
Visto l’enorme successo riscosso dal primo film, la produzione della Fox, assieme agli sceneggiatori Garant e Lennon, hanno deciso di aprire la strada per un seguito, un’altra notte al museo.
I personaggi principali sono i medesimi, con l’aggiunta di qualche presenza storica americana(e non) e uno sfondo quanto mai colossale come lo Smithsonian, il museo di opere d’arte più grande al mondo.
Sono passati due anni da quando Larry Daley (Ben Stiller – Tropic Thunder, Zoolander) ha lasciato il Museo di Scienza Naturale di New York per tuffarsi nella sua nuova carriera da imprenditore nell’industria manufatturiera. Attualmente è padrone della Daley Devices, azienda creata da lui stesso, la quale con la produzione e vendita di nuove invenzioni per la casa ha eretto un modesto impero, riuscendo ad arricchirsi notevolmente e facendosi addirittura un nome.
Una sera, uscito dal lavoro, decide di passare dal suo vecchio posto di lavoro per andare a trovare i suoi vecchi amici e magari fare un po’ di baldoria con loro. Al suo arrivo, però, ad attenderlo ci sarà una brutta sorpresa.
Il direttore del Museo ha deciso in un riammodernamento delle opere e spiega a Larry che tutti i personaggi in mostra verrano sostituiti con piattaforme digitali capaci di interagire con il pubblico, costringendo le vecchie statue storiche a essere ammassati nei depositi.
Elaborata la notizia e atteso il passagio del tramonto Larry si appresta a passare l’ultima notte con i suoi amici, cercando un modo per evitare tutto ciò e far continuare a vivere i suoi amici nel museo di New York.
Parlando col saggio Theodore Roosevelt (Robin Williams – L’uomo dell’anno, Vita da camper), l’ex-guardiano scopre inoltre che tutte le opere minori del Museo saranno trasferiti negli archivi dello Smithsonian di Washington D.C., mentre rimarranno a NewYork solo i più importanti manufatti, quali Teddy Roosevelt, la testa dell’isola di Pasqua e anche il Faraone Akmen Ra con la tavola sacra che rianima tutte le statue.
Larry si spremerà nei giorni successivi per trovare una soluzione all’atroce “morte” dei proprio amici, tentando di sfruttare le sue nuove possibilità aziendali, ma qualcosa richiederà la sua urgente presenza proprio allo Smithsonian di Washington D.C..
Se il primo capitolo risultava un buon prodotto, con un ottima trama e una bellissima caratterizzazione dei personaggi, questo sequel sembra essere un po’ superficiale, tirato via sopratutto per poter sfruttare il successo del primo film, mutando il target da familiare a una commediola pre-adolescenziale.
Shawn Levy adotta la solita ricetta per sfornare un classico sequel Hollywoodiano: prendere gli elementi di successo dell’originale, riproporli nuovamente su una base scenografica più attraente e mutare la storia attorno in qualcosa che riaccenni al capitolo precedente ma con qualche deviazione.
Aggiungiamoci poi la classica tendenza americana ad ingigantere le problematiche, ogni volta che si cambia capitolo e ci ritroviamo dal grande Museo di Scienze Naturali di New York al maestoso e imponente Smithsonian, dove a prendere vita questa volta troviamo veramente di tutto.
Una Notte al Museo 2, oltre a una storia per bambini, appare come un calmiere di citazioni storiche americane, atte a rinvigorire il classico orgoglio Made in USA e a far sentire fiero lo spettatore di essere del Nuovo Mondo.
Unica nota positiva possono essere gli attori, numerose le guest star che partecipano anche per piccole parti. Mettendo da parte i sempre ottimi Ben Stiller, Owen Wilson (Io&Marley,2 Single a Nozze) e Steve Coogan (Tropic Thunder) nella pellicola brilla sopratutto l’impegno del grande Hank Azaria (famosissimo come doppiatore originale dei Simpson per i personaggi di Boe, Winchester e Apu e neo-attore in E alla fine arriva Polly, Dodgeball) impegnato in ben 3 ruoli diversi: Kahmunrah, Il Pensatore e Abramo Lincoln.
In italiano invece l’unica nota positiva viene totalmente disintegrata da un doppiaggio osceno che oltre a dare disgustosi dialettismi napoletani a personaggi secondari, si permette di storpiare dialoghi inserendo battute e riferimenti all’attualità italiana. Tra questi, tanto per infierire sui doppiatori, possiamo citare i riferimenti al Presidente del Consiglio, i 100 colpi di spazzola del Generale Custer e i neologismi italiani di “sei pazzo come un cavallo”.
Un film simpatico e godibile, più da blockbuster che cinema, da gustare per passare una serata simpatica alla tv, ma che sicuramente non lega neanche le scarpe a quel gran film che era il predecessore.
Voti
**
- Effetti visivi : 7
- Regia: 7.5
- Audio : 7
- Storia : 6-
- Character : 6–
- Apprezzamento Personale (A.P.) : 6.5
- Voto complessivo : 6+
Curiosità
- In America, come in Italia, il film è uscito il 22 maggio 2009, durante il Memorial Day weekend.
- Per poter usufruire il nome dello Smithsonian la 20th Century Fox ha dovuto pagare 550.000$ all’Instituto di cui fa parte il Museo.
- Nella versione originale Napoleone rivela a Larry che ha un parente in Italia (ovvio riferimento a Silvio Berlusconi) dicendo che è un uomo molto importante, ha cantato nelle navi da giovane e pensare che c’è qualcuno che lo ama. In Italiano invece Napoleon dice che “tutto il mondo lo ama” proseguendo successivamente, diverse volte, in chiare esclamazioni in milanese stretto (diciamo quasi di Arcore).
- Tra i nuovi personaggi possiamo notare alcune guest star come Bill Hader (Suxbad, Tu io e Dupree, Strafumati) nei panni del Generale Custer; Jon Bernthal (Wolrd Trade Center, The Air I Breather) come Al Capone; Thomas Lennon (Hancock, 17 Again) in uno dei Fratelli Wright; Jonah Hill (Suxbad, Funny People) nei panni di Brandon il guardian e Jay Baruchel (Tropic Thunder, Molto incinta) in un giovane Joey Motorola.
- I tre Amorini, gli angeli volanti che cantano, sono doppiati dai Jonas Brothers, la loro partecipazione fu un segreto fino all’uscita del film.
Share this post
Twitter
Facebook
Pinterest
Email