Titolo: Battlestar Galactica
Genere: Fantascienza
Anno: 2003-2009
**Stagioni: 4 (e una miniserie che le precede)
Episodi:** 75**
Nazione:** U.S.A.**
Sito Ufficiale:** http://www.scifi.com/battlestar/
Network: SciFi Channel
_I Cylon sono stati creati dall’uomo.
Si sono ribellati.
Si sono evoluti.
Hanno aspetto e sentimenti umani.
Alcuni sono programmati per credere di esseri umani.
Ce ne sono molte copie.
E hanno un piano._
Queste le parole che apriranno la maggior parte delle puntate di questa serie televisiva, remake di un’omonima serie datata 1978. Una serie di fantascienza classica dall’inizio fulminante. Dopo più di 40 anni i Cylon, robot scomparsi chissà dove nello spazio alla fine di una guerra, ricompaiono con un attacco a sorpresa sulle 12 colonie abitate dagli uomini. È una disfatta per l’umanità. In tutto i sopravvissuti sono in tutto circa 50.000, costretti per sopravvivere a fuggire nello spazio dove saranno costantemente braccati dai Cylon. Unica forma di difesa di questa flotta di disperati, una vecchia nave militare che era prossima allo smantellamento, la Battlestar
Galactica al comando dell’ammiraglio William Adama.
Nelle quattro stagioni della serie si scorrono le varie fasi della guerra fra uomini e Cylon. Indubbiamente, la prima stagione è la migliore. Cupa e terribile, trasmette chiaramente lo stress della continua lotta per la vita. E il conto sempre calante dei sopravvissuti che si tiene a inizio puntata non aiuta certo a rilassarsi. Molto buona anche la seconda, dove la fuga non è più l’unica opzione. La terza stagione è il vero punto debole. Nel tentativo di accumulare nuovi spettatori, la produzione ha costretto gli autori a rendere autoconclusivi gli episodi della serie. Così hanno ottenuto solo stagione noiosissima piena di episodi inutili e la perdita di un numero di spettatori, recuperati in parte con la quarta e conclusiva stagione. Questa vede il ritorno al formato delle stagioni precedenti ma, purtroppo, non ai loro fasti. Nella quarta, infatti, i personaggi chiacchierano tanto, spesso a vuoto, e agiscono molto poco.
In ogni caso, se si ha la forza di sopportare l’aborto che è la terza stagione, Battlestar Galactica ha i suoi pregi. Sicuramente uno di essi è l’ambientazione. La sovracitata atmosfera oscura che si riflette anche nelle personalità dei molteplici protagonisti. Quella dei personaggi “positivi” è una cerchia alquanto ristretta. Inoltre è interessante osservare il modo in cui viene ristrutturata la società umana a bordo della flotta e, allo stesso modo, come è stata strutturata la società Cylon. Centrale nella serie è anche il tema del divino, soprattutto per quanto riguarda la visione di dio che hanno i Cylon. Anche se quello del divino diventa andando avanti un tema “troppo” centrale, al punto che chiunque è guidato da visioni, profezie, angeli e simili e la trama, così come il comportamento dei personaggi, talvolta ne risentono.
Un commento positivo sulle prestazioni degli attori, su tutti James Callis nel ruolo di Gaius Baltar e Edward James Olmos come William Adama. Inoltre, per essere una serie tv fantascientifica, gli effetti speciali sono più che adeguati.
Nel complesso Battlestar Galactica è una space opera piacevole ed è sicuramente un must per gli appassionati di fantascienza, genere abbastanza trascurato dalla televisione.
Voti:
Effetti visivi : 7-
Audio : 6
Storia : 6 ½
Character : 7-
Apprezzamento Personale : 7 ½
Voto complessivo : 7-
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