Ray

Immenso

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Locandina Ray

Ray

Genere: Musicale/Biografico/Drammatico

Durata: 152 Origine: Usa

Trama:

Nato in un piccolo paese della Georgia, Ray diventa cieco all’età di 7 anni dopo aver subito lo choc di assistere alla morte accidentale del fratello. Sua madre, una donna molto forte lo spinge a combattere e a non arrendersi dinanzi al suo handicap e gli compra una tastiera per aiutarlo a coltivare il suo talento per la musica. Tutta la vita di Ray Charles viene ripercorsa dai primi successi alla fama mondiale. Il musicista di colore che creò un nuovo tipo di musica mescolando la cultura dei cori gospel con la musica country cara alla popolazione americana e con il jazz dalle note struggenti segnò un’epoca, un nuovo modo di avvicinarsi al mondo della musica e di viverla. Emerge, quindi, la storia di un uomo dalla vita sfortunata, segnata dalla malattia e dall’uso delle droghe, che però si sforzò di combattere per i diritti della popolazione di colore e che ha attraversato un secolo di storia e cultura insieme alla sua musica.

Regia: Taylor Hackford

Attori: Jamie Foxx (Ray Charles), Kerry Washington (Della Bea Robinson), Regina King (Margie Hendricks), Clifton Powell (Jeff Brown), Harry J. Lennix (Joe Adams)

Soggetto: Taylor Hackford, James L. White

Sceneggiatura: James L. White

Fotografia: Pawel Edelman

Distribuito da: Uip

Prodotto da: Unchain My Heart Louisiana Llc, Crusader Entertainment Llc, Anvil Films, Baldwin Entertainment, Bristol Bay Productions, Universal Pictures

Altri Titoli: Unchain My Heart: The Ray Charles Story

Note

– GOLDEN GLOBE COME MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA IN UN FILM MUSICALE A JAMIE FOXX.

Commenti Personali:

Biografico è stato definito il film in questione. Certo racconta la vita dei primi 40 anni di questo mostro della musica chiamato “The Genius”. Il genio della musica. Ma questo film racconta anche uno dei periodi più rivoluzionari della storia della musica, nascita di nuovi generi, le guerre delle case discografiche alla scoperta di nuovi talenti negri, quella musica la musica del diavolo che pian piano diventa realtà nel mercato mondiale.

Il film vuole mostrare al mondo come ha fatto Ray Charles Robinson a divenire quello che è, come si è formato, come è riuscito sia a farsi odiare da molta gente sia ad essere apprezzato allo stesso tempo come grande musicista.

Il regista ha detto di questo film:

«La costruzione di una storia credibile da affiancare alla credibilità leggendaria della sua musica. Un caos affascinante, debbo ammetterlo, dal quale siamo finalmente usciti. Vivi».

Ricordo a chi forse non lo sapesso che Ray Charles ci ha lasciato l’11 giugno scorso. Poco prima della fine delle riprese del film, a cui lui ha partecipato attivamente, e dove lui si era promesso di NON dire la NON verità della sua storia. Ricevuta infatti la sceneggiatura (rigorosamente scritto in Brail (credo si scriva così) ) si è subito reso disponibile per modifiche e aggiunte, voleva raccontare tutto veramente tutto della sua storia, anche gli aspetti più negativi, aspetti che come dice il regista lui ha voluto sinceramente mostrare, forse perchè oramai sapeva che la sua malattia (che poi anno scorso ce lo ha portato via) e voleva dare al mondo solo la verità.

Riprendendo un pezzo di un articolo della Repubblica, che secondo me è molto bello, si spiega meglio come intendeva far vivere questo personaggio che sicuramente rispecchiava quello che Ray voleva mostrare:

Una vita di perdite: la perdita del fratello George, annegato da bambino in un incidente di cui Ray si è sentito per tutta la vita responsabile, la perdita della vista, la perdita dell’innocenza attraverso il tradimento costante della moglie e l’uso di eroina, con annesso baratro. «Volevo che uscisse questo: che Ray era un uomo controverso, uno sbandato che è arrivato quattro o cinque volte sul punto di dichiararsi fallito come musicista e come uomo. Lavorando con noi, doppiando le sue stesse canzoni in esclusiva per il film, Ray si è rivelato esattamente per ciò che la sua storia testimoniava per lui: era un genio, ma non una bella persona. Anzi peggio, spesso era un vero figlio di… E ciò ha reso il film ancora più autentico. Nessuna compiacenza. Non volevamo che la gente uscisse dal cinema pensando che certi musicisti, pur capaci di creare arte marrivabile, siano anche umanamente tutti dolcezza e luce. Volevamo un film quasi maleodorante, con vite in bilico, scarso senso morale e tanti locali sporchi. Nel film gli odori della musica e di ciò che la circondava, soprattutto negli anni Cinquanta, sono molto importanti. Sono gli odori della verità».

Quest’uomo che preferiva l’eroina a tutto, ma che quando si rese conto che l’eroina gli avrebbe portato via tutto anche la sua musica più cara, quella che era sempre al primo posto e che nessuno doveva toccare…si rese conto dello sbaglio.

Un uomo che ha vissuto solo per la musica, tradendo amici famiglia e tutti che gli volevano bene, i suoi problemi con la giustizia con la casa produttrice con i suoi musicisti, tutto si incorpora con il suo genio che ha saputo dare al novecento una musica nuova, totale, unica.

Ray Charles un genio come musicista, forse un fallimento come uomo…ma penso di no, poichè ha vissuto per quello che credeva…

pur sempre un grande personaggio di questo secolo…

THE GENIUS!!!

FINE!!!

Un piccolo riferimento per la regia e la componenstica del film posso dire che il film non ha certo una regia eccelsa, attori bravi ma RILEVANZA va all’attore jamie foxx per la sua interpretazione da OSCAR studiata insieme al maestro (Ray, quello vero).

E’ la musica la storia e questo attore che fanno meritare di vedere questo film, anche a quelli che conoscevano poco Ray, io stesso conosco poco di questo artista, però è sempre un film drammatico che racconta una storia, una storia vera.

Da vedere, al cinema…

(Recensione scritta a poche ore dal film, versione provvisoria, potrei commentare altri concetti in futuro)

Riassumendo:

Effetti visivi : 7

Regia : 7 12

Audio : 9

Storia : 8

Character : 9-

Apprezzamento Personale (A.P.) : 9

Voto complessivo : 8