Andrea (sdl)

3 minute read

**

Genere** : _Rock

_

3 è il numero perfetto, dicono.

3 è l’iniziale del nome del gruppo. E questo è il loro 3° album.

Ci sarebbero quindi le prerogative metaforiche per aspettarsi un qualcosa di valido.

Con con questo album i 3 Doors Down (3DD) mostrano di essere riusciti ad avere padronanza di un sound tutto loro, che li caratterizza immediatamente. Sia per la voce del cantante, che in qualche modo ricorda quella dei Creed, sia per la musica stessa.

C’è da dire che a volte, il riuscire a padroneggiare un sound risulta spesso in canzoni “ripetitive”. Con questo terzo album si sente un pò questa cosa. Ma sinceramente non saprei se collocarla tra i difetti o tra i pregi. Mentre da un lato infatti si mostra una certa ripetizione nei suoni, dall’altro viene dimostrato in maniera incontestabile come i 3DD siano riusciti ad uscire dalla massa ed a particolareggiarsi senza abbandonare le loro scelte musicali, nè impietosirsi davanti a sound più o meno commerciali. Adesso è la loro musica. Unicamente loro. E per questo considero questo fatto una cosa positiva.

Il paragone con i dischi precedenti è d’obbligo. Il primo album era più un’album di prova, a mio parere, perchè mostrava più incidenze di sound, un pò troppo discoerenti, anche se, pezzi come “Kryptonite” mostravano le indubbie capacità della band.

Nonostante il nome il secondo cd “Away from the sun” è quello col suono più solare, e con canzoni quali la title track e “Here without you” i 3DD si conquistavano davvero il pubblico.

Quindi, come si rapporta questo Seventeen Days con i precedenti? Usa suoni più duri, ed ha un’apertura molto più veloce. Ci sono meno cose “direttamente dolci” rispetto a canzoni tipo “Here Without you”, ma non si può non dire che l’album non sia bello. Anzi! Le canzoni lente quali “Landing in london” ed “Here by me” (che ricorda un pò troppo “Here without you”) evidenziano anche tratti sperimentali in suoni più semplici e particolari. Soprattutto la prima, con l’ausilio della voce del cantante americano Bob Seger, rimane davvero nel cuore. Le altre canzoni si attestano su ottimi livelli, e mostrano un’unico filo conduttore, il sound dei 3DD. Sound che comunque mostra certe influenze e spunti esterni, che a volte fanno storcere il naso.

Insomma, il risultato? Un cd molto bello, valido musicalmente. Forse leggermente sottotono rispeddo al precedente, ma con canzoni di maggiore spessore. In attesa di poter ascoltare anche le bonus track “Here Without you” e “Away from the sun” in versione acustica, il voto lo meritano tutto.

Tecnica : S.V.

Originalità : 6 12

A.P. : 7 12

Voto Complessivo : 7-

Andrea (sdl)