Infinite Ryvius è un’anime davvero particolare, che mi ha colpito non poco per il modo in cui ha affrontato certe tematiche.
Innanzitutto è un’anime futuristico con una leggera presenza robotica e con un forte realismo.
Si ambienta nel 2225 (se non ricordo male) e narra la storia di un gruppo di persone che, per andare a fare un test di pilotaggio su di un satellite finiranno impelagati in un’affare militare che avrà come fulcro del problema una particolarissima nave spaziale : La Ryvius.
Fin qui niente di nuovo. E tutti lo sapevamo. Le trame sono (a priori) sempre scialbe, perchè nel loro intrinseco riassunto non potranno mai raccontare la storia profonda che si sviluppa.
L’anime in se e per se non è niente di particolarmente eccezionale, discrete le animazioni e le musiche, doppiaggio valido, trama abbastanza classica.
Ci sono però dei punti in cui quest’anime esce dalla massa e si differenzia, ed è lì che Ryvius non è più un semplice anime, ma una visione profonda dell’animo umano, uno show di persone che sembrano vive.
Quello che stupisce infatti è innanzitutto il realismo. Un’esempio? I combattimenti spaziali tengono conto del fatto che sono lunghi. Un combattimento attorno all’orbita di un pianeta può durare giorni, in quanto ci si può attaccare soltanto quando le due orbite si incrociano.
Questo realismo non si limita allo spazio, ma va ben oltre, trasformando l’anime infine in un eccellente studio del comportamento umano senza incentramenti su personaggi particolari.
Durante tutto il viaggio nel Ryvius vedremo un pò tutto l’equipaggio (centinaia di persone) e le loro evoluzioni.
Le comprenderemo anche se non saranno messe in evidenza come quelle del gruppo di protagonisti, ma assisteremo alle loro perdite, alle loro crescite, alle loro diatribe.
Vedendolo si ha la sensazione (che non tutti gli anime ti danno) che ci siano altre persone oltre i protagonisti ed i nemici. E quelle persone sono tangibili esistenti in quel mondo fantastico.
Non si ha la sensazione claustrofobica di vedere un ambiente castrato, limitato nell’ampiezza. No. Si percepisce gli incroci di storie e vite all’interno di tutto ciò.
E piano piano si assiste alla pazzia. Che ti prende in situazioni disperate, che ti porta a sbagliare i calcoli, le azioni. A fare cose che non ti potrai perdonare ma per cui poi alla fine verrai perdonato.
E’ questa l’introspezione stupenda che Ryvius concede allo spettatore.
Se la si aggiunge al fatto che, il vero protagonista dell’anime, non è un protagonista (non è bravo, non è figo, non è utile, ha un’atteggiamento simil vash de stampede ma ne busca a ripetizione da tutti indistintamente, non reagisce, ma allo stesso contempo non un parassita, non una generalizzazione shinjiana del genere [sebbene in alcune scene fisicamente E’ shinji] ), si vedrà piano piano l’evoluzione e la crescita di questo personaggio comune, semplice, normale.
Ed è questo che appassiona. Il realismo delle situazioni, il fatto che spesso i cattivi son più forti, che non ci siano situazioni troppo fuori dalla norma. E’ questo che rende.
Ed anche il personaggio bambinasuperfigasalvatutticolpotere in fondo si dimostra fondato, sensato e profondo.
Insomma, un’anime che, seppur non arrivi all’eccellenza, merita di essere riconosciuto per i suoi pregi.
Animazione : 7–**
** Audio : 7–**
** Storia : 8**
** Character : 8**
** A.P. : 8**
** Voto Complessivo : 8
Andrea (sdl)**
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