Andrea (sdl)

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Che Otomo sapesse tirar fuori prodotti fuori dai generi si sapeva. Akira ne è stato l’esempio consacratore, e se volgiamo lo sguardo al prodotto dell’ormai antico 1988, non possiamo non inginocchiarci davanti alla stravolgente, innovativa, e bellissima animazione di quell’anime.

Così, Otomo decide di tirare fuori un’altro show. 10 anni gli ci sono serviti, e sulla carta è la produzione d’animazione nipponica più costosa della storia. Tra le compagnie d’animazione coinvolte in questa produzione troviamo l’ormai nota ProductionI.G. (GITS2 : Innocence, FFVII : Last order, il cortometraggio di Kill Bill, le serie TV di Ghost In The Shell, o per prodotti più antichi cose tipo Blood the last vampire), e lo Studio 4°C.

La storia si ambienta nel 1826, dove alcuni scienziati scopriranno una cosa assolutamente rivoluzionaria per il tempo, ma ogni scoperta ha i suoi lati oscuri. Nell’anime si mette in costante risalto come la scienza venga usata per scopi militari, come alla fine tutti siano interessati solo a quegli scopi come metrica per un’invenzione. E’ forte quest’immagine, ancor di più nei titoli di coda (geniale Otomo a produrre una seconda fine all’interno degli stessi, ed a mostrarla per mezzo di immagini statiche, lasciando all’immaginazione del lettore l’evolversi dei fatti), come è forte il messaggio di umanità e di un’evoluzione “giusta” all’interno del rispetto umano.

Insomma, tutto l’anime si rigira un pò questo pensiero, lo mostra, lo accartoccia, lo rispolvera. Certo, dietro c’è una storia, bella e piacevole, ed un’animazione assolutamente STRATOSFERICA.

Non mi stupisco del tempo di realizzazione. 10 anni. E tutte le cose animate in 3D hanno le colorazioni statiche degli sfondi (i quali rappresentano probabilmente più dei quadri, che dei meri sfondi). Insomma, a livello visivo credo non ci possano essere paragoni, e non si può nascondere che anche qui verrà dettata legge per l’animazione commerciale di qui a venire.

Un pò debole la parte caratteriale dei personaggi, che a volte passano da momenti di rabbia con alcuni personaggi a momenti di “dimenticanza di cosa è successo due secondi prima” passando quindi ad azioni gentili e quant’altro.

Insomma, manca di credibilità.

Per il resto è una cosa incredibile.

Prendete le musiche epiche ed evocative di un’americanata, aggiungeteci il livello di distruzione di “The day After Tomorrrow”, sommateci un’animazione mozzafiato, una buona storia, e l’inventiva di Otomo.

Avrete un prodotto che, se visto al cinema (in un cinema buono) è l’esagerazione audiovisiva insomma, un prodotto completo!

Peccato che però sia carente di credibilità e narri una trama un pò poco forte che non rimarrà nei cuori di nessuno. Questo, purtroppo, in linea con i grandi film d’animazione degli ultimi tempi per i quali c’è stata grande attesa.

Animazione : 9

Audio : 8–

Storia : 6

Character : 7-

A.P. : 8–

Voto complessivo : 7+

Andrea (sdl)