Titolo : IT
Autore : Stephen King
Genere : Horror
Chiunque nella propria vita ne ha sentito parlare. Chi ha avuto gli incubi da bambino, chi da adulto. IT è stato in maniera inequivocabile un piccolo pezzo di storia che ci appartiene. Io prima di iniziare a leggere il libro avevo (ironia della sorte) solo un ricordo sfuocato, indefinito, del film associato al libro.
Mi ricordo che da piccolo mi terrorizzava.
Ma c’era altro?
Paradossalmente quest’interrogativo ed il contrasto tra l’età adulta e la gioventù (contrasto evidenziato dalla perdita di memoria), rappresentano proprio la chiave focale di IT.
IT è un libro per la memoria, sulla memoria. Forse S. King non l’ha scritto con questo in mente, ma a me piace pensarla così.
E’ un libro che parla della forza dei sogni, delle magie che possono esistere solo quando il nostro animo è quello di un bambino. E’ un libro Horror che è più pesante della bibbia per certi versi, ma che rappresenta un genere (o uno stile, quello di King) e lo delinea con chiarezza e determinazione.
IT è un libro sui ricordi e sulla crescita. Sul distacco tra fanciullezza e maturità. Su come le cose cambiano. Come quando ti guardi indietro e pensi “Un tempo chissà cosa avrei fatto” oppure quando provi a osservare oltre e ti domandi “Chissà se tra 10 anni farei ancora così”. E’ un libro che mette in evidenza il disseccamento della magia che avviene crescendo.
Quando si è piccoli si ha un potere infinito. Si vedono fate e giostre, si immaginano mondi. Piano piano, mentre cresciamo, tutto questo inizia a prendere forma e finisce con l’essere solo un quadro e non un mondo. Solo un disegno e non una vita.
IT parla di questo. Parla di un’amicizia e di un’avventura. Di un legame, di come i sogni possano cambiare le cose. Di come la forza che hanno i bambini sia sacra ed inviolabile e di quanto questa forza possa aiutare chiunque con il suo potere.
Paradossalmente IT è un libro pieno di morale.
IT, come (per ora) tutti i libri che ho letto di Stephen King, scade in alcuni luoghi comuni dell’autore. Principalmente la volgarità comunicativa.
Non capita di rado che un protagonista elegante di un libro di King finisca con l’infamare violentemente il nemico di turno. L’unico vero caso dove questo non succede è La torre nera. Ma quella è una stora (La Storia) a parte.
Nonostante queste cadute di stile IT è un libro ben congegnato, probabilmente frutto di un lavoro gigantesco. Stiamo parlando davvero di una bibbia NON in miniatura. 1200 pagine scritte piccolo che spaventano i lettori meno accaniti.
1200 pagine che, ad oggi, potrete trovare a prezzi convenientissimi e che soprattutto valgono la pena di essere lette anche se l’horror non fa per voi, perchè IT assomiglia più ad una fiaba forse, che ad un comune libro di paura.
Penso che la cosa stupenda di IT non sia tanto la trama Horror quanto l’evoluzione della storia dei protagonisti. La loro amicizia, le loro avventure. I giochi stilistici alla fine del libro non fanno che rendere ancora più preziose le pagine che lo compongono.
Certo, è un libro duro da affrontare. Stephen King a volte è un pò troppo descrittivo ed inevitabilmente il libro soffre di momenti di calma piatta dove si fa fatica anche solo a pensare di portarsi dietro quel mattone per leggerlo.
Però, il buon finale, la trama ben architettata, l’intreccio (fantastico, come sempre) dei personaggi e la splendida morale (che lascia spazio a più interpretazioni), lo rendono davvero un libro unico che, almeno una volta, uno deve decidere di leggere (od affrontare, vista la mole).
Storia : 7-
Character : 8
Originalità : 7 1⁄2
A.P. : 8
Voto Complessivo : 7 1⁄2
Andrea (sdl)
Share this post
Twitter
Facebook
Pinterest
Email