Immenso

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Aliens vs Predator - Requiem

Salve, sono solito iniziare una recensione (in questo caso una articolo-news) con una cosa che mi piace, da cui poter partire a fare una discussione. Anche questa volta non sarò da meno, soprattutto per analizzare l’arrivo di questo film.

Adoro la saga fantascientifica di Alien, avrò visto tutti i film decine di volte. Soprattutto il primo film: Alien (1979), rappresenta una rivoluzione del mondo del cinema, che ha innescato un nuovo genere e migliaia di film che poi

ne ruberanno idee, concetti e stile. Vedere nel cinema moderno, riprendere questo filone è per me emozionante. Sebbene non mi faccia idee sbagliate sulla bellezza di questo nuovo film (che non ho ancora visto), il solo omaggio alla saga che il film stesso rappresenta, non è cosa da poco.

L’oggetto in discussione è l’arrivo nelle sale ( Gennaio 2008 in Italia) del secondo capitolo di Alien vs Predator ( AVP), film uscito nel 2004 che analizza lo scontro, fra 2 dei più bei filoni fantascientifici mai realizzati: Alien e Predator.

Lo scontro prese vita prima nei fumetti e successivamente nei videogiochi (con 2 giochi omonimi), riscontrando interesse per la produzione di un primo film. Lo stesso interesse non fu però riscontrato nel pubblico, se non per i più fedelissimi, e anche il risultato finale fu pesantemente giudicato dagli spettatori che probabilmente si aspettavano qualcosa di più.

Alien vs Predator è un film che crea una nuovo filone, unendo le origini dei 2 alieni. Mette in scena una nuova storia,

senza dare peso alla storia dei film precedenti, creando un ambientazione sulla Terra, lontana dalla civiltà, in un luogo inaccessibile e senza via di uscita permettendo l’evoluzione claustrofobica di uno sfondo più simile ai film di Alien.

Allo stesso tempo crea un gioco mortale, con un sapore di sfida tipico dei film Predator.

L’unione dei 2 scenari fantascientifici risulta corretto e godibile dallo spettatore, che si vede riproporre ottimamente i 2 mondi. Dal punto di vista stilistico e sotto un punto di vista che possiamo definire “un remake” il film risulta ottimo e ben fatto.

Un degno omaggio a questo genere fantascientifico che abbiamo adorato, ma con delle mancanze.

La mancanza del film è presto detta. Mancano nuove emozioni. Il film non ha una bella trama, risulta scontato e prevedibile. Riprende ottimamente l’ambientazione dei videogiochi e dei fumetti. Riprende bene anche il tipo di scontro, feroce e senza scampo. Ma anche l’azione è poco visibile e limitata. Manca evoluzione fra le 2 razze e il tutto risulta poco avvincente. Infine le sequenze finali non rendono giustizia a tutti i film precedenti. Se non l’ultimissima scena che quasi “annuncia” un secondo capitolo, e che crea un piccolo brivido su quello che potrebbe accadere…dopo.

Aliens vs Predator – Requiem, il secondo film in attesa nelle sale, cambia completamente il tipo di scenario.

Lo scenario si sposta in una cittadina. Tutto risulta visibile a tutti. Mentre i precedenti film erano basati sul nascondere, celare, proteggere le 2 razze aliene ora tutto è cambiato. Lo scontro si svolge in mezzo alle gente comune, che probabilmente lotterà per sopravvivere, ma non ne sarà protagonista. I primi film ci aveva abituato a vedere poche persone a contatto con queste nuove realtà. Adesso abbiamo una battaglia finale, in un certo senso apocalittica, con molta più azione del precedente AVP. Questa volta alla base del film c’è lo scontro, che mette in secondo piano la volontà di sopravvivenza dell’essere umano, e gioca sul fatto che le persone siano solo un contorno (violento e instabile) alla lotta fra i 2 alieni.

Il film esalterà la caccia del Predator ( il cacciatore per eccellenza) che non si fa scrupoli per ottenere quello che vuole. L’essere umano è solo un ostacolo alla guerra totale, ma che purtroppo si ritrova in mezzo ad essa.

Abbiamo quindi un evoluzione in AVP. Passiamo da una visione più “romantica” dei concetti basilari delle 2 saghe, viste nel primo film, ad una visione più rivoluzionaria, una guerra assoluta tipica dei fumetti e dei videogiochi da cui la pellicola prende il nome.

Se il primo film non ci è piaciuto è forse per questa mancanza. E’ forse questa la rivoluzione che mancava. Un nuovo tipo di film, basato sui vecchi concetti, ma che mostra qualcosa di nuovo.

Ma basterà questo a farci rivivere l’emozione? E’ forse sbagliato riprendere questo genere cinematografico che ha segnato la storia del cinema, stravolgerlo, rimodellarlo per ottenere quel genere di sensazioni che ci hanno appassionato.

La maggior parte degli spettatori si farà queste domande, mentre attirata dal nome del film, andrà nelle sale per rivivere il sogno. Infine nel momento in cui la gente uscirà dal cinema darà un proprio parere, sul fatto che forse era già stato dato il meglio che si poteva dare, o forse questi 2 film hanno dato un ultimo omaggio alle gloriose prime pellicole.

Come già introdotto all’inizio, ci sono cult o miti cinematografici che la gente appassionata non si può sottrarre dal rivedere.

Ci vediamo al cinema.

E di nuovo qui per la recensione.

Immenso