AsdMaster

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“_Il mio nome è Robert Neville, sono un sopravvissuto che vive a New York. Sto trasmettendo su tutte le frequenze a onde medie. Se ci siete… Se c’è qualcuno… Vi prego…_”

Cosi’ recita l’accorato messaggio che Robert Neville ultimo sopravvissuto della città di New York trasmette a ciclo continuo via radio.

Ma sopravvissuto a cosa, vi chiederete voi ? E’ ovvio vi rispondo io, all’ennesimo Disastro (e concedetemi la lettera maiuscola) che l’essere umano ha combinato… ma procediamo con ordine….

The Last Man On Eart… Is Not Alone…

Tutto ha inizio nel 2012… l’umanità esulta per l’ultima scoperta in campo medico, un virus geneticamente modificato in grado di sconfiggere il cancro.

Buio, schermo nero, classica scritta bianca al centro. “Tre anni dopo”.

La telecamera riprende una New York devastata, ferocemente riconquistata dalla natura. un silenzio innaturale (e che cavolo… New York e’ chiassosa a qualunque ora…) permea la scena. in lontananza un rombo di una macchina sportiva che si avvicina. Ovviamente alla guida della macchina (una rossa ford mustang gt500, che, almeno per me, e’ sempre un bel vedere) c’e’ il nostro eroe Will Smith nei panni di Robert Neville, brillante epidemiologo nonchè militare in carriera. Il nostro eroe insegue in macchina un branco di daini nella speranza di mettere sotto i denti un po’ di carne fresca, a fargli compagnia un cane, uno stupendo pastore tedesco dal muso espressivissimo, e il suo fido fucile.

Evidentemente la fantomatica cura per il cancro non ha funzionato molto bene, visto che andando avanti con il film ricostruiamo il corso degli eventi e scopriamo che non solo il 90% dell’umanità è morto per colpa di questa “rimedio” ma che il 9% dei rimasti in vita, si e’ trasformato in una bestia feroce assetata di sangue e con una forte allergia alla luce solare, mentre l’ultimo sparuto 1% in quanto immune al virus modificato e’ rimasto “normale”.

Normale in un mondo di mostri. Una leggenda.

Neville, militare e medico rimane a new york, mentre tutto va a scatafascio, nel disperato tentativo di trovare una cura/vaccino per questo Disastro (e direi che la maiuscola e’ sempre d’obbligo) e riconvertire parte di quel 9% a una natura meno mostruosa e sanguinaria.

Mi fermo qua’ per quello che riguarda la storia, raccontare altro significherebbe fare degli enormi Spoiler sulla trama del film.

Lui E’ Leggenda

Faccio tanto di cappello a Will Smith.

Dico sul serio. Recita da solo per il 70% (escludendo i flashback) abbondante del film, portandosi sulle spalle un peso enorme e riuscendo, a mio avviso, a non risultare noioso nemmeno nei suoi silenzi… infondo la vita del sopravvissuto non e’ cosi’ ricca di eventi esaltanti, almeno di giorno, e non è per niente semplice illustrare la “routine” di questo poveraccio che oramai vive da tre anni da solo come un cane e con un cane.

L’esistenza di Neville ruota intorno al suo orologio, per procacciarsi il cibo e tutto quello che gli serve deve infatti sfruttare al meglio le ore di luce solare che ha a disposizione, riducendo al minimo gli sprechi, prima di correre a rintanarsi nella sua blindatissima casa al calare delle tenebre, momento del dominio incontrastato delle creature sanguinarie mutate dal virus.

Angosciante. Devo essere sincero, in alcuni momenti mi si e’ chiusa la bocca dello stomaco nel vederlo vagare da solo e nel compiere gesti per noi comuni, come prendere un dvd al videonoleggio e poi riportarlo una volta visto, solo per mantenere una parvenza di normalità nella sua vita, e rimanere legato con un filo sottilissimo alla sanità mentale che gli permette di andare a vanti e non perdere la speranza.

Angoscianti anche quelle poche scene che si svolgono al buio, una buona regia e un ottimo gioco di luci trasmettono la sensazione di inquietudine che il protagonista si porta dietro, e anche se bene o male e’ chiaro dove di vuole andare a parare (giri l’angolo e.. tho’… c’e’ un mostro…) si rimane ugualmente partecipi del “dramma del momento”.

Giuro di aver sentito qualcuno in sala (una sala gremita di persone, visto che sono andato intelligentemente a vederlo il giorno dell’uscita al cinema) commentare “Ma che ci stai a fa’ ancora la’ dentro… esci…” mentre in alcuni momenti di tensione la fanciulla che stava seduta alla mia destra si e’ aggrappata istintivamente al mio braccio (e no… non la conoscevo… e no… non si poteva vede’… mai che mi si attacchi al braccio la jolie…. ) la partecipazione del pubblico quindi c’era, e si faceva sentire.

Note Dolenti???

Uscendo nell’androne del Warner Village mi e’ capitato di carpire stralci di conversazioni fra chi aveva assistito allo spettacolo.

“e’ molto simile a 28 giorni dopo” oppure “Ma il virus che stermina il mondo non l’aveva usato Stephen King ne l’ombra dello scorpione?”

Mi sento di spezzare una lancia a favore di questo film. Io sono leggenda e’ tratto da “I’m Legend” di Richard Matheson, un libro del 1954 che ha dato il via al filone di fantascienza/orror che adesso spopola nei cinema. E’ questo racconto che ha influenzato King e altri scrittori , e non viceversa… e’ “28 giorni dopo” che ha la storia simile a “io sono leggenda” e non il contrario visto che per di piu’ e’ il terzo film che racconta la storia di Neville ( “L’Ultimo Uomo sulla Terra” del 1962 e

1975 – Occhi Bianchi sul Pianeta Terra” del 1971 sono i suoi predecessori).

In Sintesi un Bel film, una bella regia, e una bella storia che per certi versi si puo’ anche definire “un classico”.

Voti.

  • Effetti visivi : 8.
  • Audio : 7 12 , poche mosiche ma buone, e poi un sopravvissuto che canta al proprio cane “everything is gonna be allright” di bob marley a mio parere e’ bellissimo e azzeccatissimo.
  • Storia : 8, un classico. non potrei dare di meno.
  • Character : 8 12, la psicologia di neville e’ esplorata abbondantemente, visto che e’ praticamente l’unico protagonista.
  • Apprezzamento Personale (A.P.) : 8, sono uscito parecchio soddisfatto dalla sala.
  • Voto complessivo : 8