Francesco Gaeta

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ETR 500 in stazione.

Progettato all’inizio degli anni ’80 e costruito a partire dal 1985, l’ETR 500 è il primo treno del reparto Alta Velocità a cassa non oscillante, a disposizione delle Ferrovie dello Stato. Entrato in esercizio nei primi anni ’90, il convoglio è nato dal consorzio TRE.V.I. ovvero quell’ente che riunisce sotto il proprio nome aziende nazionali ed internazionali specializzate nella costruzione di treni. Con la fase di progettazione funestata da vari scandali riconducibili al processo di “Tangentopoli” e con alcuni problemi di natura tecnica sorti durante le fasi di prova, il treno causava infatti un forte fastidio all’apparato uditivo, questo convoglio a differenza dei sui fratelli minori , come i pendolini ETR 450 ed ETR 460, non ha un assetto variabile in quanto le reti Altà Velocità del gruppo R.F.I., definite anche con il termine di Direttissima, non presentano particolari raggi di curvatura angusti, sui quali un treno ad essetto variabile fornirebbe circa il 20 – 30 % di velocità in più. Percorrendo tratti ferroviari caratterizzati dalla presenza di numerose gallerie, gli ETR 500 possiedono un profilo aerodinamico molto curato e sono dotati di sensori ed elettrovalvole automatiche volte ad evitare sbalzi di pressione al momeno dell’ingresso nei trafori. Realizzato in lega di alluminio serie 7000 e con la cassa interamente pressurizzata, il design degli interni e degli esterni è stato curato dall’azienda italiana Pininfarina. Le nuove livree dell’ETR 500, oltre a sfoggiare il logo AV creato da Giorgetto Giugiaro, presentano un colore più accattivante grazie all’utilizzo di quel grigio e di quel nero che rendono la forma estremamenta elegante. Gli esemplari più nuovi, oltre a raggiungere la velocità massima di 300 km/h, sono politensione e sono abilitati a sfrecciare sia sulle linee tradizionali a 3000 V, sia sulle linee ad alta velocità da 25000 V in corrente alternata a 50 Hz. Il treno è composto, nella sua configurazione classica, da due motrici E. 404 poste alle due estremità del convoglio e da dodici carrozze così distinte: una di prima classe speciale contenente il compartimento del capotreno e i salottini business, tre di prima classe standard, sette di seconda classe e come divisorio fra le due classi è posta la carrozza ristorante, gestita dal gruppo Chef Express e di qualità garantita. All’interno delle varie carrozze sono installati sedili studiati per assicurare il massimo della comodità, grazie a schiumati con modellazione anatomica, schienali reclinabili e al nuovissimo accessorio, quella colonna ergonomica dove confluiscono tutti gli optional messi a disposizione del cliente. Quest’ultimo può anche beneficiare di access point per navigare nel portale di bordo. Tutte le carrozze sono coperte infatti da una rete Wi-Fi che consente, ai possessori di computer e palmari WI-FI, il collegamento al portale intranet del treno, dal quale è possibile accedere ad una serie di servizi interamente gratuiti. Interessante anche la caratteristica che prevede gli apparati tecnologici supportare le comunicazioni terra-treno e bordo-bordo, facilitando i contatti tra personale di scorta e di condotta, nonché tra personale di bordo e passeggero. Personalmente, percorrendo spesso la tratta Firenze – Napoli, ho viaggiato numerose volte su questi treni e, oltre ad assicurare un rapido collegamento fra le città più importanti d’Italia, permettono al cliente di viaggiare nel rispetto di tutti gli standard di qualità. All’interno del treno è attivo un servizio bar gratuito, volto a distribuire bevande e snack a tutti i viaggiatori, oltre al servizio di consegna dei quotidiani, attivo però soltanto per la prima classe del treno. Inutile dirlo, il viaggio scorre in maniera veloce e rilassante ma purtroppo l’unico neo riguarda il prezzo: nonostante sia inferiore a tutte le tariffe AV d’Europa, per viaggiare all’interno dei treni Eurostar Italia serve sicuramente una buona disponibilità economica. Inoltre dall’inizio del nuovo anno le tariffe standard per viaggiare sui treni Eurostar Italia ed Alta Velocità sono aumentante del 10% nonostante il gruppo Trenitalia non garantisca agli utenti gli standard di puntualità e di qualità previsti dal contratto di servizio.