Cano

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Copertina

Tipo: Libro

Autore: Steven Erikson

Titolo Originale: Deadhouse Gates

Titolo Italiano: La Dimora Fantasma

Saga in Originale: Malazan Book of the Fallen

Saga in Italiano: La Caduta di Malazan

Genere: Fantasy

Anno: 2000

Casa editrice: Bantam (U.K.), Armenia (Italia)

Secondo volume del Malazan Book of the Fallen, seguito de “I Giardini della Luna” già recensito su queste pagine , La Dimora Fantasma cambia ambientazione rispetto al primo libro e con essa anche la maggior parte dei personaggi.

La locazione dove si svolge la storia si sposta da Genabackis alle Sette Città, un continente desertico sotto l’occupazione dell’impero Malazan. Ma l’occupazione è fragile e il Vortice, la rivolta che dovrebbe spazzare via le forze di Malazan dalle Sette Città, sta per scatenarsi. In aggiunta, la comparsa del Sentiero delle Mani sta richiamando nel deserto Soletaken e D’ivers, mutaforme attratti dalla possibilità di diventare Ascendenti.

Non è facile parlare della trama, in quanto si tratta di cinque storie parallele che ogni tanto hanno qualche punto di contatto. Kalam si è separato da Fiddler, Crokus e Apsalar e entrambi i gruppi cercano di attraversare il territorio delle Sette Città perseguendo l’assassinio dell’imperatrice. Icarium è alla pericolosa ricerca della propria identità che il suo amico Mappo cerca di celargli per ragioni misteriose. Felisin Paran, la sorella del Ganoes Paran capitano dei Bridgeburners, è stata venduta in schiavitù da sua sorella, l’Aggiunta Tavore, ed è costretta a lottare per la sopravvivenza se vuole avere una possibilità di vendicarsi. Il Pugno Coltaine deve salvare dal Vortice un enorme quantitativo di civili avendo a disposizione un esiguo numero di soldati in un territorio ostile.

Tra le cinque storie, su tutte spicca quella di Coltaine, vista attraverso gli occhi dello storico imperiale Duiker. Un piccolo gioiello. Erikson dà il meglio di sè nella descrizione della marcia della “Catena dei Cani”, come viene chiamato l’insieme dei profughi Malazan guidati dal Pugno. Si riesce quasi a provare la sensazione di camminare nella polvere, di vedere i compagni sfiancarsi a poco a poco fino a cadere o di combattere strenuamente animati soltanto dalla forza della disperazione nell’improbabile tentativo di raggiungere una remota salvezza. Molto belle le scene di battaglia. Peccato che le altre storie secondo me non siano allo stesso livello. Ho trovato deboli sia le vicende della coppia Icarium/Mappo che quelle del gruppo di Fiddler, mentre non sono male quelle di Kalam e di Felisin (nonostante il fatto che la seconda sia insopportabile).

Come nel primo libro i personaggi sono molti e sono, salvo un paio di eccezioni, ben definiti. E, sempre come ne I Giardini della Luna, Erikson sperde il lettore in un luogo di cui non conosce le leggi e le caratteristiche, costringendolo a scoprirsele tra le pagine del libro.

Globalmente, un libro che fra alti e bassi mantiene un buon livello. Le aspettative create col primo libro non sono andate deluse, ma penso manchi ancora qualcosa a questa saga. Gli interrogativi che il finale de La Dimora Fantasma lascia aperti sono molti, vedremo come procederanno i libri successivi.

Voti:

  • Storia: 7+
  • Personaggi: 8-
  • Originalità: 7 12
  • Apprezzamento Personale: 7+
  • Voto complessivo: 7+