Andrea (sdl)

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Il cielo sopra berlino (cover)

Titolo : Il cielo sopra berlino
Titolo inglese : Wings of desire
Titolo originale : Der Himmel über Berlin
Regista : Wim Wenders
Anno : 1987
Durata : 130′
Genere : Drammatico
Colore : B/N e Colori

Non fatevi spaventare dalla copertina che vedete qui sopra. Il cielo sopra berlino è un film a colori e in bianco e nero. Esso è l’ultima magia che vi aspettereste da un angelo, e proprio partendo dagli angeli inizia il film.

Damiel è un angelo. Uno tra i tanti. Nel film sono persone comuni che camminano assieme alle altre. L’unica vera differenza è che non possono essere visti o sentiti. Niente di tutto questo. Solo i bambini possono vederli (ed i bambini, la fanciullezza, sono uno dei tanti punti chiave di questo film).
Gli angeli sono qui rappresentati come entità che vegliano e che non interagiscono con il mondo. Possono unicamente osservarlo. Le poche volte che lo influenzano è per infondere sentimenti positivi grazie al loro tocco. Damiel però inizia ad avere dubbi, vuole poter partecipare alla vita, come solo gli uomini sanno fare.

Questo film è più unico che raro. Un film di 20 anni fa che oggi non fa pesare la sua antichità. La regia, per quanto datata, si mostra scenografica, bella, unica. Lo stesso contrasto tra il bianco e nero (il modo in cui gli angeli vedono il mondo) ed i colori concede allo spettatore un ulteriore spunto per riflettere su alcune scelte effettuate.

Splendida anche l’interpretazione di Peter Falk (Il tenente colombo!) nel ruolo di se stesso.
In questo film coesistono decine di storie che lo spettatore può scrutare (soprattutto ascoltare), e da ognuna si può percepire tutto il percorso che le ha contraddistinte. Dal ragazzo che vuole suicidarsi, al vecchio che vuole divenire narratore dei giovani e della loro speranza, alla trapezista in cerca d’amore. Anche le storie che vengono soltanto accennate (in questa stupenda città che è Berlino)  riescono a sembrare importanti, incisive, come se ogni secondo del film fosse il tassello di un mosaico.

La musica, come la recitazione, si confà alla media del film. Adatta, presente ma non troppo. I suoni sono suoni reali, vivi, percepibili. E il desiderio di Damiel si fa pian piano spazio nel film : Cos’ha un angelo da invidiare ad un uomo, dopotutto, se non la vita stessa?

Un film che merita di essere visto, e che fa riscoprire come sia importante una trama ed un uso sapiente della regia, piuttosto che un ammasso di effetti speciali.

Effetti Visivi : 8 1/2
Regia : 8 1/2
Audio : 8
Character : 9
A.P. : 9
Voto Complessivo : 9

Andrea (sdl)