Data di Messa in Onda: Seconda Stagione – Dal 28 Settembre 2008 al 14 Dicembre 2008 (USA), inedita in Italia
Ideatore: Tom Kapinos
Produzione: Tom Kapinos, David Duchovny
Network: Showtime
Premi: Golden Globe 2008 per il miglior attore in una commedia per Duchovny
Proveniente da un ottimo successo riscontrato nel 2007 con la prima stagione, Californication ci ripropone le strampalate avventure dello scrittore Hank Moody nella sua nuova seconda stagione in onda nel network Shotime.
Terminata da poco la messa in onda dei nuovi episodi, l’ultimo andato in onda Domenica 14 Dicembre 2008, Tom Kapinos tira le somme della sua nuova stagione, appurando una grande consenso sia da parte del pubblico che della critica.
La seconda serie si dimostra convincente, notevole e veramente divertente. L’ideatore impara dai suoi errori e se nella sua prima prestazione ha dimostrato qualche lacuna narrativa e pochezza nella creazione di una quotidianietà nel protagonista, qui non possiamo dire altrettanto, mettendo in gioco un grandissimo quantitativo di situazioni interessante.
Hank Moody (David Duchovny – X-Files, Evolution), rientrato nella vita coniugale con Karen, passa le sue giornate prendendosi cura della figlia Becca e del ritrovato sesso “matrimoniale“. Completamente devoto a questa vita tenta di rimettersi sulla retta via, limitando l’alcol e il fumo per cercare di acquisire una parvenza di responsabilità. Sappiamo però che per Hank, dall’animo adolescenziale e dallo spirito ribello, è molto restio al resistere ai suoi impulsi primordiali, ritrovandosi continuamente in situazione pericolose atte a minare la sua stabilità sentimentale. Lo scrittore però, animato da un nuovo spirito di vita, cerca di impegnarsi al massimo per riuscire a mantenere quel legame che lo rende vivo e sopratutto felice con la sua famiglia.
Principalmente nelle sue iniziale disavventure, Moody deve fare i conti con le _conseguenze_ delle sue azioni passate, ritrovandosi davanti agli occhi eventi o persone che in questo stato sentimentale avrebbe preferito evitare.
Tutto ciò non fa altro che alimentare, _oltre all’ironia dissacrante di Duchvony_, i problemi in ambito domestico rendendo sempre più difficili le relazioni con la sua fidanzata, non aiutata dalle strane vicende in cui egli si caccia continuamente.
Che dire, i problemi di coppia sono tanti, le situazioni a dir poco **fantastiche**, i nuovi personaggi strepitosi e per non parlare di David Duchovny che riesce a mostrarsi per il fantastico attore che è, amplificando alle stelle la riuscita di questa serie tv.
Kapinos è eccezionale nello sviluppo della storia, affida a Moody un lavoro che sembra fatto apposta per lui, delinea per i non-protagonisti storie trasversali che risultano molto interessanti trasportando gli spettatori fino alle ultime puntate con tanta leggerezza e molta ironia, inserirendo addirittura argomenti molto importanti che riescono a far riflettere il nostro spensierato protagonista.
Una **commedia eccezionale** con un crescendo tra prima e seconda stagione davvero notevole, con una emotività tale da far appassionare lo spettatore a tutti i personaggi e a tutte le romantiche vicende dei protagonisti.
Una grande linea demarca le _eccezionali doti_ di Duchovny che con tutto il suo sarcasmo e le sue battute ricercate e provocanti domina la scena, anche se in minor modo rispetto alla prima serie.
Come da prerogativa del network nella serie predominano la **grossolanità** dei discorsi e la **volgarità** delle scene, le quali vengono sempre portate al limite del rappresentabile. L’eccesso, a volte, sta nelle parole che saturano e coprono qualunque parvenza di discorso sano, non tenendo neanche conto della presenza di bambini o adolescenti, i quali anzi partecipano attivamente alle volgari conversazioni. Una grossolanità di cui faresti delle volte a meno, ma che allo stesso tempo rende reali molte delle situazioni vissute nella serie.
Unica pecca, a mio modesto parere, è il fatto che Tom Kapinos non abbia voluto lasciare un’**autoconclusività** nel finale della serie. _Come nella prima stagione_, la trama si evolve verso un obbiettivo principale, facendo credere allo spettatore in una chiusura mirata dando spazio a grandi cambiamenti. Invece i protagonisti si limitano semplicemente a tornare sui loro passi, mitigando il grande (non esageratamente grande, ma relativamente importante) passo, negli ultimi 5 minuti della serie.
Apparte questo possiamo affermare che **Californication** è un’ottima commedia, arricchita da un ottimo cast che ne impreziosisce ancora di più la qualità. Il network Showtime ha già richiesto una **terza serie** che sarà pronta, probabilmente, per l**‘autunno 2009**, ricalcando il periodo di messa in onda delle prime due stagioni.
Non ci resta altro che aspettare quindi e goderci nel frattempo, se così si può dire, la messa in onda italiana che avverrà tra qualche mese.
**Voti**
* **Effetti visivi** : 6.5
* **Regia** : 7.5
* **Audio** : 8
* **Storia** : 7.5
* **Character** : 8
* **Apprezzamento Personale (A.P.)** : 8
* **Voto complessivo** : 8-
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