Dany

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thewrestler

**Titolo Originale: The Wrestler

Genere: Drammatico
Anno: 2008
Durata: 105′
Regia: Darren Aronofsky
Nazione: U.S.A.
Sito Ufficiale: http://www.thewrestlermovie.com/index.html
Data di uscita: Venezia 2008 – 19 Dicembre 2008 (USA) – 16 Gennaio 2009 (Ita)
Cast: Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood
Sceneggiatura: Robert D. Siegel
Produzione: Protozoa Pictures, Saturn Films
Distribuzione: Lucky Red
**

 

Arriva finalmente anche nelle sale cinematografiche italiane il film vincitore del Leone d’Oro alla 65° Mostra d’arte cinematografica di Venezia.
A firmare la pellicola è l’americano
Darren Aronofsky, regista famoso per le sue inclinazioni artistiche e la sua creatività, a distanza di due anni dalla realizzazione del suo più ambizioso film (The Fountain), torna a parlarci con quel linguaggio che tanto ama e che tanto ci aveva ammaliato nel suo Requiem for a Dream.

Deciso nel raccontare la storia malinconica di un uomo dalla difficile convivenza in un mondo che oramai gli ha voltato le spalle, Aronofsky si affianca al mondo del wrestling per raccontare tale dramma, reinventandosi al meglio con l’uso di stili e linguaggi totalmente diversi dalla sua ordinarietà.

A brillare tra le luci della macchina da presa c’è Mickey Rourke, assente da qualche anno dalla scena del cinema, che con questo film segna il suo ritorno alla ribalta, marcandosi di una prova a dir poco maiuscola, probabilmente la maggiore nella sua carriera.

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Randy “The Ram” Robinson durante un combattimento

Randy “The Ram” Robinson (Mickey Rourke – 9 Settimane e 12, Sin City, Sin City 2) è un famoso wrestler professionista che ha visto l’apice della sua carriera negli anni ’80, costruendosi una folta carriera di successi incoronata da un memoriabile match al Madison Square Garden contro il suo nemico storico the Ayatollah. 

Il lottatore, nonostante siano passati molti anni e la sua carriera sia notevolmente declinata, possiede ancora lo stesso ardore d’un tempo per questo sport, trovando stimoli solamente nei singoli combattimenti, gli unici a regalargli quei brividi e quell’adrenalina che egli tanto ricerca nella sua spoglia vita. 

Attualmente si esibisce in sporadici combattimenti in palestre liceali con piccoli gruppi di lottatori, guadagnando talmente poco da essere costretto a mantenersi con un impiego part-time come magazziniere.

La sua vita intanto, procede sterile e dissociata, non possedendo amici fuori dalle palestre e nemmeno una donna ad allietare le sue giornate, vanta il suo unico legame affettivo in una figlia adolescente, allontanata però anni addietro a causa della sua incapacità nel mantere rapporti duraturi e solidi.

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Da ammirare Mickey Rourke e la sua completa immedesimazione

Il progetto di una rivincita a distanza di 20 anni dal combattimento epocale contro proprio Ayatollah, entra in testa a Randy e al suo organizzatore di incontri, che , esaltato dall’evento, crede  possa diventare la nuova rampa di lancio per una seconda venuta del grande Randy agli alti livelli del Wrestling professionista.

Ma qualcosa si contrappone a tale sogno. 

David Aronofsky costruisce The Wrestler come una pellicola dal grande impatto emotivo, non solo grazie alla trama che appare molto intensa nella sua linearità, ma sopratutto grazie ad un mondo, quello del Wrestling, che appare come metafora di una Hollywood spietata, fatta di declini inesorabili e di glorie momentanee.

A rendere concrete queste idee ci pensa un Mickey Rourke davvero perfetto. Egli infatti, nella sua umiltà, riesce ad avvicinarsi in modo incredibile al personaggio di Randy The Ram, quasi come fosse l’impersonificazione stessa, in base wrestling, della sua vita, fatta di celebrità, insuccessi, cadute e sacrifici per rimettersi in gioco.

Rourke ci impressione a tal punto che tutte le ombre sul suo passato sembrano svanire. The Wrestler pare aprire il cuore di Mickey come una chiave speciale che spalanca le porte di una muraglia rimasta sigillata per anni, mettendo così a nudo tutta la personalità e tutto il carattere di un uomo speciale che finalmente riesce a mostrare tutto il suo vero talento interpretativo, forse mai mostrato fino ad oggi.

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Randy cerca di ricucire i legami cona la figlia

Da ammirare, oltre al protagonista, una Marisa Tomei (Terapia d’urto, Alfie) come sempre molto distinta e giovanile nelle rappresentazione dei suoi personaggi. Qui veste i panni di una spogliarellista da bar per soli uomini, costretta a questo mestiere per regalare una vita normale al proprio figlioletto, attanagliata dal sogno di cambiare aria e modo di vivere, svolge il ruolo di unica amica per il lottatore, un aiuto morale per i suoi problemi e forse anche qualcosa di più.

Aronofsky e Rourke collaborano nella creazione di grande storia umana. L’epopea di un uomo che vive anni di sacrifici e lotte per una nuova rinascita, una nuova vitalità e un sogno che viene letteralmente stroncato dal destino che alle volte sa essere davvero troppo amaro e troppo crudo. Una persona semplice che non si abbatte nonostante abbia perso tutte le sue convinzioni e tenta un ridimensionamento in un tipo di vita che non è assolutamente il suo, cercando finalmente di costruirsi quel futuro che ha sempre visto incerto e appannato. 

Il regista, inoltre, è abile a non infondere troppa drammatizazzione al suo personaggio non rendendolo mai patetico o estremamente mortificato. Egli riesce a costruire scene e riprese degne di nota, dal carattere molto eccentrico e manuale (visibile l’uso di una specie di handycam) mantenendo costantemente questo distacco scenico (numerose le riprese alle spalle e gli inseguimenti nella vita di tutti i giorni) quasi come una sorta di rispetto per il personaggio.

Un grande film che sicuramente merita molto di più di quanto gli è stato concesso; un’opera umana che con la sua amarezza colpisce i sentimenti dello spettatore ordinario, infonendo una malinconia tale da commuoverci all’uscita dal cinema.

Voti











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  • Effetti visivi : 7
  • Regia: 9
  • Audio : 9
  • Storia : 7.5
  • Character : 9
  • Apprezzamento Personale (A.P.) : 9
  • Voto complessivo : 9

 

Curiosità

  • La pellicola è stata presentata in anteprima a Venezia per la 65° Mostra d’arte del Cinema il 5 Settembre 2008, mentre l’uscita americana è stata il 19 Dicembre 2008 e quella italiana il 6 Marzo 2009.
  • The Wrestler ha ricevuto due nominations agli Oscar 2009.
  • The Wrestler ha ricevuto due Golden Globe come miglior attore in un film drammatico per Rourke e miglior canzone originale per The Wrestler di Springstenn.
  • Ala 65° Mostra d’arte cinematografica di Venezia la pellicola ha vinto Leone d’oro al miglior film.
  • La colonna sonora è impreziosita dal brano The Wrestler scritto da Bruce Springsteen unicamente per questo film. Il musicista è stato contattato con una lettera proprio da Mickey Rourke, suo vecchio amico, durante il suo tour europeo ed è stato felicissimo di collaborare per il film.
  • L’ultimo incontro di Randy The Ram Robinson vede come motivo d’entrata di ring del lottatore la canzone “Sweet Child of Mine” dei Guns N”Roses.