Titolo Originale: RocknRolla**
Genere:** Azione
Anno: 2008
Durata: 114′
Regia: Guy Ritchie
Nazione: Gran Bretagna
Sito Ufficiale: http://wwws.warnerbros.co.uk/rocknrolla/
Data di uscita: 5 Settembre 2008 (USA) – 8 Ottobre 2008 (UK) – 29 Aprile 2009 (Ita)
Cast: Gerald Butler, Tom Wilkinson, Thandie Newton, Mark Strong, Idris Elba, Tom Hardy, Jeremy Piven, Ludacris, Nonso Anozie, Charlotte Armer, Gemma Arterton, David Bark-Jones, Geoff Bell, Morne Botes
Sceneggiatura: Guy Ritchie
Produzione: Dark Castle Entertainment
Distribuzione: Warner Bros.
Un appassionato di cinema non può definirsi tale se non ha mai visionato una pellicola di Guy Ritchie.
Il regista inglese, oltre a essere conosciuto come ex-marito di Madonna, è divenuto famoso nell’ambito cinematografico per le sue favolose doti registiche (paragonate più volte a quelle di Tarantino) con le quali è riuscito a creare veri e propri film cult, narrando quasi sempre paradossali e ironiche vicende di scalcinate bande criminali londinesi.
Ritchie, che esordisce nel lontano 2000 con Lock & Stock e successivamente con Snatch, è riuscito in pochi anni a creare un proprio stile di cinema, innalzando una vera e propria tipologia di film che in molti hanno cercato di imitare.
I lavori del regista inglese sono tutti improntati con la medesima metodologia. Cardine della storia è sempre la vita sporca e sgangherata della
criminalità londinese, perennemente alla ricerca di truffare il prossimo e scaraventata di continuo in situazioni paradossali e al limite della realtà/stupidità. Personaggi a dir poco idilliaci, dalla battuta sempre pronta e un destino quanto mai beffardo che riesce a intricare amici e nemici in una maniera a dir poco tremenda.
Ad arricchire questa base ricorrente, ci pensa Guy Ritchie con i suoi formidabili tocchi di regia, le atmosfere e i luoghi costantemente dominati da un senso di pericolosità e una colonna sonora ottimamente selezionato.
Protagonisti di questa vicenda sono diversi gruppi criminali dei sobborghi londinesi, perennemente in lotta tra la vita e la morte a causa del destino beffardo che intreccia le loro direzioni in maniera davvero irreale.
Primo fra tutti c’è Lenny Cole (Tom Wilkinson – Operazione Valchiria, Batman Begins), che insieme al suo braccio destro Archy (Mark Strong – Nessuna Verità, Babylon A.D.) è considerato uno tra i più potenti boss criminali di Londra. Temuto e rispettato da tutti, grazie ai suoi metodi da vecchia scuola, ha espanso il suo influsso in molti rami illeciti del crimine, quali la concessione, tramite tangenti, di nuovi permessi edilizi per lo sviluppo di alcune zone di Londra.
A fare affare con Lenny c’è Uri Omovich (Karel Roden – Running, The Bourne Supremacy) uno spregievole miliardario russo che cerca di acquisire le concessioni edilizie per la costruzioni di nuove zone di sviluppo immobiliare nella periferia della città. Egli troverà grossolani problemi quando, nel momento del ritiro del denaro sporco, verrà rapinato più volte dalla propria contabile, una avida e bella signora inglese annoiata dalla routine quotidiana.
Dulcis in fundo ci viene presentata la banda dei The Wild Bunch (Il Mucchio Selvaggio), un gruppo di malavitosi locali, con a capo Mr. One Two (Gerard Butler – 300, Alla ricerca dell’Isola di Nim), che a causa di una truffa ben organizzata da parte di Cole, sono in debito con lui stesso di due milioni di euro, somma da restituire assolutamento entro una settimana.
Vista la situazione critica in cui si trova la gang, OneTwo accetta un incarico dalla bella ed enigmatica Stella (Thandie Newton – La ricerca della felicità, Crash, Star System) che segretamente è a conoscenza di un grossolano spostamento di banconote non segnate.
In questo modo si aprirà un tremendo e spietato giro di azioni criminali dai risvolti decisamente inaspettati.
La struttura del film si sviluppa in modo che la ciurma di protagonisti passerà tutto il tempo a _rincorrersi a vicend_a, perennemente inconsapevoli della vera identità del proprio nemico continueranno ad arrecarsi danni su danni senza mai intuire la conseguenza delle proprie azioni.
Il tutto fa perno su un oggetto dallo scarso valore monetario che, accidentalmente, viene rubato da un personaggio secondario totalmente fuori dalla storia e decisamente inutile, divenendo così focolare di un moto criminoso di assassini e ricatti che imperverserà per tutta la durata del film.
Che dire questa volta Guy Ritchie si impegna al massimo per la sua nuova opera, di cui ha scritto anche la sceneggiatura, e i risultati si vedono bene.
RocknRolla segna finalmente il ritorno del regista inglese nel grande cinema, archiviando così gli orribili fantasmi dei due precedenti flop e andando a ricollocarsi diligentemente in quello stile tanto particolare quanto magnifico che egli stesso ha creato.
Sebbene siano presenti i soliti clichè del cinema ritchiano, egli si dimostra comunque capace di gestire all’unisono sia il numeroso parco attori che la propria complicata sceneggiatura, improntando un lento sviluppo storico che prende piano piano banco.
Uno tra i punti forti di RocknRolla sono sicuramente i suoi protagonisti, tutti costruiti minuziosamente e ognuno caratterizzato da un tratto di personalità a dir poco unico. Cattivi amabili e pieni di fascino, boss senza scrupoli con note manie di grandezza, rockstar piene di filosofia e droga che riescono sempre a trovare un risvolto paradossale nel loro destino, disegnando una società all’insegna di una violenza che, sapientemente, non viene mai rappresentata fino all’eccesso.
Guy Ritchie, come suo solito, eccelle nei montaggi fuori di testa e nella regia decisamente eccentrica, affiancandosi notevolmente ad uno stile tarantiniano rivoluzionato da una modernità e da una flemme che solo il britannico riesce a donare.
Il suo stile sicuramente non avanza molto e la sua base, seppur strausata, si dimostra sempre e comunque vincente. Egli non delude affatto i suoi fan e chi sa cosa aspettarsi dai suoi film, il problema vero casomai è che rimane troppo sulla falsa riga dei suoi vecchi successi e adesso che il blocco registico sempre passato direi che è il caso di rinnovarsi almeno un po’. In attesa del miglioramento possiamo gustarci l’ennesimo film cult della sua filmografia.
Voti
**
- Effetti visivi : 8
- Regia: 9
- Audio : 8.5
- Storia : 7.5
- Character : 8
- Apprezzamento Personale (A.P.) : 8
- Voto complessivo : 7.5
Curiosità
- Voci affermano che un conflitto tra Guy Ritchie e Jason Statham abbia ostacolato l’inserimento nel casting di quest’ultimo. Statham infatti ha lavorato precedentemente con Ritchie in tre pellicole ed è nota l’abitudine del regista di restare vicino ad alcuni attori per molte pellicole (vedi Mark Strong)
- Il finale del film annuncia già la possibilità di un sequel di RocknRolla intitolato The Real Rock n Rolla. Il regista ha affermato inoltre che visto il discreto successo ottenuto dalla pellicola al botteghino ha in mente lo sviluppo di una intera trilogia.
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