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Titolo: Paranormal Activity**

Genere:** Horror, Thriller**

Anno:** 2009**

Nazione:** U.S.A.**

Regia:** Oren Peli**

Cast:** Katie Featherston, Micah Sloat, Mark Fredrichs, Amber Armstrong, Randy McDowell, Ashley Palmer, Tim Piper **

Produzione:** Blumhouse Productions

Distribuzione: Filmauro

Sito Ufficiale: http://www.paranormalactivity-movie.com/

Il passaparola è un’arma davvero potente – specialmente quando si parla di marketing cinematrografico – e Paranormal Activity ne è assolutamente la prova.

Questa pellicola, come è noto al grande pubblico, qualche mese fa ebbe un incredibile successo a livello mondiale: realizzato con un budget irrisorio (circa 15000 dollari), riuscì ad incassare un malloppo da record (oltre i 100 milioni).

Opera del quarantenne Oren Peli, divenne subito un cult grazie ad alcune voci di corridoio (perlappunto, il passaparola) secondo le quali il grande Spielberg, dopo aver guardato questo film, non sia riuscito a chiudere occhio per un’intera notte.

Girato completamente in handycam (tutte le immagini ci sono mostrate come se uscissero dalla cassetta di una videocamera amatoriale, metodo già visto in altri film come [●REC], Cloverfield o, per connubiare meglio un esempio sul genere, in The Blair Witch Project del 1999), riesce perfettamente a cogliere l’atmosfera di una casa infestata da qualche entità paranormale con intenzioni tutt’altro che benevole…ma la pellicola è davvero così sensazionale?

Trama Una giovane coppia di fidanzati di San Diego – Katie (Katie Featherson) e Micah (Micah Sloat) – decidono, dopo alcuni anni di relazione, di andare a vivere assieme. Tutto bene, felicità, se non fosse che la povera Katie – come spesso accade – ha un piccolo problema: un demone la perseguita. Sin dall’età di 8 anni, la ragazza sente sussurrii e strani rumori durante la notte, nonchè la sensazione che ci sia una qualche presenza paranormale attorno a lei.

Lo scettico (nemmeno troppo) e pronto-a-tutto (davvero troppo) Micah, decide che è il caso di documentare se, in effetti, una qualche entità si sia trasferita in casa loro. Acquista quindi una grande telecamera con cui decide di riprendere tutto ciò che avviene all’interno dell’abitazione, sopratutto durante la notte, nella speranza di riuscire a catturare l’immagine o le movenze del demonietto infestante.

Inizialmente tutto fila liscio e Micah riesce a registrare eventi come porte e lampadari che si muovono, ma si viene a scoprire – da lì a poco – che l’essere ripresi ed offesi dagli umani non è un fatto apprezzato dagli spiritelli demoniaci (si sa, sono molto timidi). Pertanto, la situazione peggiora.

Pellicola Nessuno ha gridato al miracolo, mai. Paranormal Activity si è rivelato al mondo per quello che effettivamente è: un horror semplice, ben curato ed in grado di terrorizzare i più sensibili.

Il successo lo si deve principalmente – come già detto – al marketing, alla grande pubblicità ed al passaparola estremo legato al (a quanto pare) molto impressionabile Steven Spielberg, ma a livello compositivo non appare niente di eccelso o di veramente nuovo (The Blair Witch Project è di 11 anni fa).

La bravura del regista è stata grande nel riuscire a concretizzare una presenza demoniaca senza mai – e sottolineo mai – farla vedere agli spettatori, riproducendo ambientazioni nelle quali chiunque – e adesso sottolineo chiunque – potrebbe incappare, attibuendole al sovrannaturale (le porte sbattono in casa di tanta gente ed in molti hanno impianti rumorosi). Le scene notturne sono infatti una chicca, create sapientemente in un crescendo di eventi ben visibile (bellissimo il momento in cui Katie sta in piedi per ore a fissare il suo ragazzo che dorme), anche se spesso si dimostrano lente (e ringraziamo il cielo che il film sia stato distribuito con il finale alternativo suggerito da Spielberg, DECISAMENTE più corto e dinamico dell’originale). Capita anche di cadere in qualche clichè, come la botola che dà accesso alla soffitta trovata inesorabilmente aperta (ma ce la siamo già sorbita anche sul buon [●REC] del 2007).

Le scene pomeridiane, invece, sono senza dubbio di una noia mortale ed estremamente ripetitive. Si susseguono riprese silenziose (che per quanto realistiche, fanno scendere la palpebra anche allo spettatore più attento) alternate ad interminabili chiacchiere, che terminano sempre – e stavolta sottolineo SEMPRE – con un “smettila di riprendere”, “no, voglio riprendere”, “sta peggiorando”, “no, sta migliorando”, “è più forte lui”, “sono più forte io”, etc, etc, etc, davvero un sacco di etc.

Gli attori se la cavano, anche se dimostrano un po’ troppa tranquillità rispetto agli eventi cui assistono (io probabilmente sarei scappato a gambe levate dopo poche notti di ripresa, anche se – lo capirete guardando il film – non sarebbe servito a molto).

Suoni e rumori se la giocano da padroni, scricchiolii, passi, momenti di quiete e bruschi botti sono pronti a far saltare lo spettatore sulla poltroncina, come la regolina numero uno del manualetto degli horror insegna. Per gli effetti visivi, beh, non è che ce ne siano molti…e non sapevo che ai demoni piacesse così tanto accendere e spengere le luci, ma con quel poco budget il regista qualcosa si doveva pur inventare!

Resoconto Paranormal Activity è un film che riuscirà a farvi provare paura se siete suscettibili, altrimenti vi lascerà totalmente indifferenti e un po’ delusi dalle aspettative.

Indubbiamente un prodotto discreto del genere (e per genere intendo film in handycam o su case infestate), ma lungi dal considerarlo il “capolavoro” che dovrebbe essere visti gli incassi da record.

Se volete un vero horror/thriller di pregio guardatevi le pellicole di Sam Raimi o qualche altro film classico (ma anche il recente remake del primo The Ring mi ha lasciato piacevolmente sorpreso).

Se, invece, cercate un film per una serata con gli amici e qualche donzella pronta ad abbracciarvi per la paura o se siete impressionabili e volete cercare di non dormire per qualche notte, Paranormal Activity è ciò che fa per voi.

Valutazione Personale:

  • Effetti visivi : 6
  • Regia : 7 (avrei dato di più se non fosse stato così lento)
  • Audio : 7
  • Storia : 4
  • Character : 5
  • Apprezzamento Personale (A.P.) : 5
  • Voto complessivo : 6

Curiosità:

  • ATTENZIONE, Le informazioni riportate qui di seguito contengono descrizioni e spoiler sul finale del film:

    Il finale distribuito in massa nelle sale è quello alternativo proposto da Steven Spielberg (in cui Katie indemoniata uccide il suo ragazzo Micah, scaraventandolo poi contro la cinepresa). Esistono in realtà altri due finali: Nell’originale, durante l’ultima notte di ripresa Katie scende al piano di sotto e si mette ad urlare, Micah corre da lei e dopo alcuni momenti di silenzio, la ragazza torna in camera da letto sporca di sangue con in mano un coltello. Ella si siede accanto al letto ed entra in uno stato catatonico che dura molte ore. Il giorno seguente una sua amica, preoccupata per la sparizione della coppia da giorni, si presenta a casa e trova (presumibilmente) il cadavere di Micah al piano di sotto. Scappa terrorizzata e chiama la polizia. Degli agenti si presentano quindi a casa di Micah e Katie, salgono sino al piano superiore e trovano la giovane seduta a terra, la quale si avventa su di loro brandendo ancora il coltello. I poliziotti la atterrano con due colpi d’arma da fuoco. La pellicola termina con la scritta “in memoria di Micah e Katie (mostrando anche una foto di loro due assieme).

    L’ulteriore finale prevede invece che Katie, subito dopo aver fatto ritorno dal piano inferiore imbrattata di sangue, si avvicini alla telecamera, sorrida e si tagli la gola con il coltello.

  • Il grande marketing del film si è basato molto sulla vicenda secondo la quale lo stesso Steven Spielberg sia rimasto terrorizzato dalla pellicola, non riuscendo a dormire per un’intera notte.

  • Il lungometraggio è stato girato con appena 15000€ dollari di budget e ne ha incassati oltre 100 milioni.

  • In molti paesi del mondo, il film è classificato come vietato ai minori (15 anni in Inghilterra, 16 in Germania ed Olanda, 14 in Italia).

  • Il 25 ottobre 2009, la Paramount ha annunciato l’inizio della produzione di un sequel in seguito al successo ottenuto su scala mondiale e le riprese sono iniziate a maggio (2010). Oren Peli, regista del primo episodio, si presenta ora solo in qualità di produttore. La regia di Paranormal Activity 2 è stata invece affidata a Tod Williams.

  • Il trailer di Paranormal Activity 2 è già uscito. Potete visionarlo a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=07XbSk7Rjt4