Andrea (sdl)

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cover

Raramente, molto raramente mi è capitato che un lavoro successivo di un gruppo superi in maniera sorprendende un precedente.

E per sorprendente intendo NETTAMENTE sorprendente.

Soprattutto visto e considerato che il primo prodotto di tale band (“Valley of damned”, che recensirò, forse, quandò avrò tempo e voglia) era un prodotto veramente come pochi, nel senso positivo del termine.

A cosa ci troviamo davanti quindi?

Beh, forse dire “capolavoro” può dargli del riduttivo. Forse dire “metal” può essere anch’esso riduttivo.

Non saprei. E’ un album che mi fa venire i brividi per la bellezza della sua musica, per la realizzazione, per i testi. Ogni elemento è stupendo, e per gli amanti del progressive metal (cosa che, ricordiamolo, questo album NON e’), ci sono delle lunghe parti in solo, fatte da uno o più dei 3 (si.. 3) chitarristi del gruppo, e in alcune mi sono seriamente domandato come arrivino alla fine del concerto senza perdere un dito o due.

Ma andiamo a dire un qualcosa in più dell’album in se e per se

le tracce sono le seguenti

  1. My Spirit Will Go On (7:54)

  2. Fury of the Storm (6:46)

  3. Fields of Despair (5:25)

  4. Dawn Over a New World (5:12)

  5. Above the Winter Moonlight (7:30)

  6. Soldiers of the Wasteland (9:47)

  7. Prepare for War (6:15)

  8. Once In a Lifetime (7:46)

8 tracce, che esaltano principalmente due cose

1) La notevole velocità di esecuzione (la prima contiene un tratto in cui, sinceramente ha dell’incredibile x velocità della chitarra, e il batterista è altrettanto notevole). presente nel 90% delle canzoni

2) La musicalità. una cosa difficile da avere quando si va troppo verso il progressive.

Il risultato? Potete immaginarlo. Musica veloce, bella e che “prende”.

Si parte con il capolavoro “My spirit will go on” che supera appieno la prima track del precedente disco, anch’essa stupenda. Continuando per le musiche forti e veloci, che riecheggiano a volte passati lontani di draghi e lotte si arriva alla calma e rilassantissima “Dawn Over a New World” che porta in se un qualcosa di rock già sentito, integrato con chitarra e pianoforte, e quella voce ben impostata del cantante, sentendola forse si sente più un plagio che altro, ma a conti fatti è adatta nonchè molto molto bella.

Il disco continua poi sugli andamenti veloci delle prime track, senza mai uscire troppo di strada.

[Commenti a freddo : DragonForce – Sonic Firestorm]

C’è poco da dire. La prima canzone di quest’album massacra e fa impallidire ogni

altro prodotto del gruppo. Sebbene il gruppo utilizzi suoni di chitarra abbastanza

ripetuti all’interno delle canzoni la prima canzone riesce in qualche modo

ad avere quel qualcosa in più che non lascia alcuna scelta alle altre.

E’ superiormente bella, per il tempo, per la musica, per il ritmo serratissimo.

E’ una canzone che trascina via, trasporta fuori dal tempo e vi lascia poi con

un sapore di amaro in bocca e il tremendo desiderio di riascoltarla.

L’album invece, si dimostra un pò ripetitivo, principalmente nei suoni che paiono

davvero troppo riusati e che contribuiscono a rendere l’ascolto un pò ripetitivo.

Tecnica : S.V.

Originalità : 6 12

A.P. : 7 12

Voto Complessivo : 7

Andrea (sdl)