Cano

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Mushishi

Una serie che entra nel novero dei migliori anime che ho visto. Tranquilla ma pulsante di vita ed emozioni.

In una rappresentazione di un Giappone passato si muove Ginko, un mushishi. I mushishi sono invece coloro che hanno conoscenza dei mushi. I mushi sono esseri a cavallo fra l’essenza stessa della vita e gli animali, di un’infinità di tipi diversi, alcuni dei quali provocano strani effetti sugli esseri umani con cui entrano in contatto; Ginko viaggia di villaggio in villaggio tentando di curare le persone colpite dai mushi.

La struttura dell’anime é episodica. In ogni puntata viene mostrato un nuovo villaggio, un nuovo malato e un nuovo mushi. Ma l’anime non é assolutamente ripetitivo. Ogni mushi é diverso dagli altri e ogni persona colpita ha il suo carattere, la sua storia, i suoi problemi (e spesso non solo il mushi tra essi). In questo modo ogni episodio risulta completamente diverso dagli altri, eccetto per la presenza di Ginko. Ma Ginko non è certo il protagonista. Ginko solitamente trasmette poche emozioni, tende a essere la freddezza della professionalità. Lo scopo di Ginko all’interno della storia è quasi unicamente la raccolta di informazioni sui personaggi, sull’ambiente e sui mushi e la risoluzione delle situazioni. E non ho detto ambiente a caso: la natura é sempre presente nella storia. Non solo nei bei paesaggi di cui l’anime é ricco, non solo nella grande quantità di verde che permea i disegni, ma come agente che ha effetto sui personaggi e sui mushi stessi.

Riguardo le animazioni, è un buon lavoro, e belli, secondo me, sono i disegni degli sfondi e dei mushi. Ancora meglio per quanto concerne la colonna sonora, perfettamente integrata nell’anime, che riesce a trasmettere le stesse sensazioni trasmesse dalla storia. La sola sigla iniziale offre già l’idea dell’atmosfera generale dell’anime.

Passando ai voti:

Animazione: 8+

Audio: 9

Storie: 9,5

Personaggi: 9,5

Apprezzamento Personale: 10

Voto Complessivo: 9,5