The Prestige

Ecco un altro film d’america : The prestige.

Il regista è sempre il “solito” : Memento, Batman Begins.

Uno, visto il principio, si aspetterebbe un altro salto di qualità, ma purtroppo the prestige non conferma l’andamento positivo del regista.

Memento, nel suo piccolo, era una grande rivelazione. Un metodo perfetto di narrazione adattato ad una trama fatta a pennello per quello stile. In the prestige si gioca nuovamente sul fattore tempo e sul fattore scopriamodopolaverità. Come in ogni prestigio che si rispetti. Tale struttura è fin troppo simile alla già vista mementiana. E il protagonista è fin troppo simile. Anzi, lo stesso, di Batman Begins. Accompagnato da un Wolverine abbastanza in forma. Non ho ancora ben capito cosa il pescepalla batman sappia fare, ma questo è irrilevante in quanto, per fortuna, riesce a tirare qualche faccia diversa dal suo cappello magico.

La storia narra di due prestigiatori in forte combutta tra di loro. Ognuno alla ricerca del grande segreto dell’altro. Il tutto in una londra agli sgoccioli dell’800 e con un ipotesi di reato che apre il sipario del film.

Musiche nella norma e regia pienamente nella norma. Niente di già visto. Alla fin fine uno si rende conto che la struttura narrativa è quella per un giallo. Si adatta in maniera perfetta alla situazione. Però manca qualcosa. Già a due terzi del film hai imparato a fare la somma e ti viene detto che il risultato di 2+2 è 4. Dopodichè ti viene chiesto solo di dire quanto fà 1+1 e se guardi indietro di un’oretta più qualcosa ti accorgi che hai già tutte le carte per svelare il prestigio. Non c’è nient’altro da sapere. E’ questa la cosa brutta.

Il film scorre, è piacevole, e probabilmente piacerà ad un ampio pubblico, soprattutto perchè sorprenderà i più ingenuni. Ma aldilà del finale un pò sconfortante, non è niente di nuovo se non un trucco già visto. E di cui conosciamo il segreto.

Effetti visivi : 7

Regia : 6–

Audio : 6

Storia : 7

Character : 6 1/2

A.P. : 7-

Voto Complessivo : 6 1/2

Andrea (sdl)