Dany

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Titolo Originale: Doomsday**

Genere: Azione/Horror/Splatter****

Anno: 2008

Durata: 105′****

Regia: Neil Marshall****

Nazione: U.K.

Data di Uscita: 14 Marzo 2008 (U.S.A.) – 9 Maggio 2008 (U.K.) – 29 Agosto 2008 (ITA)****

Sito Ufficiale: http://www.doomsdayiscoming.com/

Cast: Rhona Mitra, Bob Hoskins, Malcom McDowell

Produzione: Crystal Sky Pictures, Intrepid Pictures, Rogue Pictures

Distribuzione: Medusa Film
**Sceneggiatura: Neil Marshall

 

Quando sono andato a vedere questo film sapevo a cosa andavo in contro, non mi aspettavo niente di speciale, la classica copia del già visto Resident Evil con spari, zombie, sangue e fucili.

Invece devo dire che mi sono “un pochino” ricreduto, ora non che sia il capolavoro però Neil Marshall, nella sua odissea per la produzione del film, ha  saputo creare qualcosa di nuovo e addirittura molto interessante (almeno inizialmente).

Con i presupposti di un virus mortale che uccide 34 della popolazione e la protagonista bella e attraente che supera tutto e tutti, il creatore ha saputo divincolarsi molto bene nell’evoluzione della storia, creando un miscuglio di scenari e situazioni mai viste tutte in uno stesso film, sfruttando ciò abbondantemente ciò che negli splatter va per la maggiore: L’ARROGANZA DEL PROTAGONISTA.

L’ntroduzione racconta abbastanza velocemente come nel 2008 uno strano tipo di Virus, chiamato Reaper(Mietitore), si sia presentato in Scozia, espandendosi come un normale raffreddore e decimando la maggior parte degli scozzesi.

Il Governo Inglese, per salvaguardare i suoi cittadini, decide di erigere un muro di altezza 9 metri, dove nell’antichità sorgeva il Vallo di Adriano, isolando in questo modo la Scozia via terra e anche via mare, con un perimetro marittimo minato.

Con la zona bandita e la popolazione inglese fuori da ogni pericolo, gli anni scorrono fino al 2035, fino a quando, dopo un’operazione antidroga, una squadra scelta della polizia, trova un gruppo di persone contaminate da uno strano e conosciuto virus.

Reaper era tornato.

Il ritorno dell’epidemia nella capitale inglese, costringe il Governo ad un’azione decisa. Il Primo Ministro (Alexander Sidding – 24, Syriana) ordina di creare una squadra d’assalto, da inviare nella zona bandita, per recuperare qualche sopravvisuto e/o una idea di cura. Infatti dopo anni di controlli satellitare, il Regno Unito aveva scoperto che la vita era ritornata in Scozia, evidenziando la presenza di persone sopravvisute che abitavano le città e i paesini, un tempo lasciati deserti.

La missione, capeggiata dal Maggiore Eden Sinclair (Rhona Mitra), inizia, solcando il grande muro di recinzione con a disposizione un’ultra armamentario e solo 48 ore per trovare il virus e l’unico dottore che per alcuni mesi è rimasto in contatto con il governo, alla ricerca di possibili antidoti e umani innoqui al virus, il Dottor Kane (Malcom McDowell – Heroes ).

Approdati a Glascow, la situazione si presenta al limite, la città è completamente lasciata a se stessa, mezza distrutta e mezza disabitata, senza la minima impronta di civiltà umana.

Ma qui, durante la ricerca di un prototipo di antidoto o di qualche scoperta nel laboratorio di Kane, i soldati vengono attaccati da un gruppo di uomini, molto rudi e di certo non dotati di buone maniere.

Il gruppo, sorpreso e in inferiorià numerica, ha la peggio e la maggior parte dei componenti perisce, sotto i colpi di clave e martelli, tranne (OVVIAMENTE) la protagonista che viene risparmiata e presa come prigioneria.

Da questo punto in poi, abbiamo la possibilità di capire la nuova civiltà e intuire le abitudini e usanze. Sopravvisuti all’attacco del mietitore, infatti, gli abitanti si sono adattati ad una società che sfiora l’arcaico-grottesco, ricolma di punk/sadomaso e prostrati al cannibalismo umano.

La situazione attuale è molto critica, questa pseudo società (molto alla Ken-Shiro) crede, grazie alle parole di Kane, di essere l’ultimo drappello di uomini vivi, bloccati dal muro che nega l’accesso ad una vita orribile e spoglia di qualunque cose.

In contrasto con questa società arcaica, si presenta l’altra metà dei sopravvisuti scozzesi, stipati in un enorme castello nelle valli della Scozia e capeggiati da un Re, Kane, che ha creato una comunità medievale, perfetta in tutti i suoi aspetti.

Tra guerre culturali diverse e omicidi come si vedono solo nei migliori splatter, i protagonisti sgusciano da una società all’altra, capeggiati dalla macchina da guerra per eccezione (Sinclair) che riesce ad adempire allo scopo del viaggio, consegnando al governo un sopravvisuto sano per allargare le false speranze di una Londra oramai ridotta un colabrodo.

La selezione naturale, quindi, colpisce un’altra pellicola, dove si cerca di far capire ad un mondo colmo di odio e malignità che prima o poi, la natura ristabilirà l’equilibro sia nel bene che nel male.

Tirando le somme possiamo dire che Doomsday è un film leggermente diverso dagli altri del suo genere, narrando non l’apocalisse in sè, ma un altro scenario più curioso e particolare anche se magari è già visto in altre tipologie di film. Alla fine la pellicola non annoia, anzi riesce a tenere sempre attento lo spettatore, grazie questo all’azione molto presente, ma non riesce a raggiungere i livelli alti nel complesso ( in questo ambito è veramente molto difficile) forse sopratutto dato dal fatto che risulta come un taglia e cuci dei miglior lungometraggi della storia di hollywood. Di fatti, Doomsday sembra una sorta di collage di varie pellicole e vari stili, con parti riprese spudoratamente: come non notare i tratti post-apocalittici di Mad Max e Fuga da New York, o il virus preso spudoratamente da 28 giorni dopo e Resident Evil.

Di certo, non ci si può aspettare niente di speciale, vista la non originalità, ma si esce dal cinema comunque divertiti, forse grazie al bricolage di scene direttamente copincollate da altri film e l’aggiunta di qualche battuta e un po’ di divertimento che riesce a svegliarti dalla piattezza dell’opera.

 

  • Effetti visivi : 7.5
  • Regia [Opzionale] : 7
  • Audio : 6.5
  • Storia : 6-
  • Character : 6
  • Apprezzamento Personale (A.P.) : 6.5
  • Voto complessivo : 6.5